A Radio Crc nel corso di “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Fabio Andreotti, procuratore di Lorenzo e Roberto Insigne. “La voglia di poter raggiungere lo scudetto nello spogliatoio del Napoli credo ci sia, nonostante si provi a mascherarlo. Penso che la volontà sia quella di chiudere al primo posto e sotto certi aspetti la Juve ha un vantaggio in termini di classifica e per ciò che concerne il calendario però nulla è compromesso. Mi auguro che Insigne vada in Nazionale e sono convinto che lo meriti. Confido nella professionalità di Conte e soprattutto nelle prestazioni del ragazzo. Il CT voleva lanciare dei messaggi importanti, ma tra Conte e Insigne non c’è mai stato un caso. Lorenzo non aveva difficoltà fisiche, ma una patologia per cui era indisponibile e infatti nella successiva partita col Napoli Insigne giocò solo 58’ minuti mettendo in campo il minor minutaggio in una partita. Ci rimarrei molto male se non venisse convocato perché le cose sono andate in maniera chiara“.
“Con Conte la Nazionale perde tanto, poi è legittimo che l’allenatore possa lasciare la panchina dell’Italia e allenare un club anche perché Conte è uno degli allenatori più quotati del momento. Credo che Sarri sia molto contento di restare a Napoli, poi c’è da capire quali accordi prenderà con la società. Il contratto del tecnico però, probabilmente andrebbe rivisto e ritengo sia giusto farlo. I contratti sono importanti non solo perché a fine mese arrivano i soldi, ma per dare una certa importanza all’allenatore o ad un qualsiasi calciatore nel progetto. In questo mondo avere un contratto importante significa avere delle garanzie e Sarri è un allenatore ambito non più solo dalle italiane, ma anche da squadre estere e ne sono convinto perché qualcosa nell’ambiente si sente. Se sta diventando un allenatore importante è giusto adeguare il contratto ed è intelligente e legittimo chiedere di più. Con Benitez, Napoli ha guadagnato qualcosa a livello di immagine perché il tecnico conosciuto nel mondo. Poi, speravo che nell’ambito professionale ci facesse portare a casa qualche obiettivo in più. Insigne con l’avvento del tecnico spagnolo ne ha giovato”.
“Sirene per Insigne? Sarei stupido se dicessi di no, tutti gli operatori sanno che Insigne è ambito da squadre europee di incerto livello, ma è normale. Sono 6/7 i calciatori del Napoli bersagliati dall’interesse di club importanti e lo dico perché credo sia un orgoglio per De Laurentiis. La bravura sarà ora gestire queste situazioni come ha fatto per esempio la Juventus con Pogba lusingato da diverse piazze”.