Antonio Conte è ormai certo di sedici giocatori su ventitré. Lo ha detto lui: l’Europeo si avvicina, questa è l’ultima occasione per tanti di dimostrare di meritare un posto con la maglia della Nazionale per andare in Francia e provare a ribaltare, ancora una volta, come nella migliore tradizione italiana, i pronostici della vigilia. Chi dovrà dare delle risposte a Conte, ancora una volta, è Lorenzo Insigne. Protagonista indiscusso col Napoli, migliore in campo nell’amichevole pareggiata con la Spagna e ad un bivio: il treno che porta in Francia a giugno passa questa sera, contro la Germania. In campo, il Magnifico, per dire a tutti che lui all’Europeo vuole esserci.
Lorenzo deve crederci per tanti motivi.
Perché non è uno qualunque.
Perché è napoletano, ha una marcia in più solo per questo.
Perché è un talento, ha i colpi del campione, e questa Italia ha bisogno di campioni.
Perché è giovane, è il futuro.
Perché ha fame, voglia di vincere e stupire.
Perché è cresciuto, come uomo e come calciatore.
Perché ha dimostrato di tenere alla maglia azzurra e della Nazionale.
Perché a Napoli indossa divinamente il numero ventiquattro, in Nazionale potrebbe portare la numero dieci senza troppi intoppi.
Perché ha entusiasmo, in campo ci mette il cuore.
Perché la sua risata è contagiosa. Uno scugnizzo in Francia, insomma, è necessario.
Perché ha i colpi giusti, una sua giocata può ribaltare una partita.
Perché le difese avversarie, con lui, non possono mai stare tranquille.
Perché ha imprevedibilità, gioca prima di testa e poi di piede.
Perché è l’idolo di tanti, uno che ha coronato il suo sogno, un esempio per i bambini che sognano con un pallone tra le braccia.
Perché lo merita. È il talento puro di questa Italia.
Germania-Italia non è solo un test. Ultima possibilità per Lorenzo. In fondo, lo sanno tutti, questa Italia ha bisogno di lui. Convincere Conte e volare, nel blu dipinto di blu. O di azzurro. Con la Nazionale e con il Napoli.