Ospite ai microfoni di Radio KissKiss Napoli, a due giorni da Udinese-Napoli, è stato Pierpaolo Marino, ex dirigente sportivo di entrambe le squadre. Queste le sue dichiarazioni riguardo la partita di domenica prossima:
“Per me ci sono mille motivi per avere interessi in questa partita, ho una bella storia da raccontare con entrambi i club. Che vinca il migliore, ovviamente, ma la classifica in questo momento è abbastanza chiara! Bisogna stare attenti perché Udine è sempre stata una trasferta insidiosa per il Napoli: ricordo l’anno dello scudetto: quando vincemmo 3-0 ad Udine fu molto importante perché l’anno prima ci avevamo perso e uscimmo dalla Uefa… quindi fu un segnale molto chiaro, significava che quello era l’anno giusto!
Il calcio porta sempre a valutare ogni partita con la massima concentrazione. Credo che il Napoli abbia fatto tesoro dell’esperienza col Bologna, in cui la cattiva concentrazione portò al 3-0 in una manciata di minuti. Il Napoli deve quindi stare attento, perché l’Udinese merita più punti di quanti ne ha attualmente in classifica, credo soprattutto a causa dell’infortunio di Zapata. C’è da dire poi che la squadra friulana ora gioca in uno stadio completamente nuovo e quindi il fattore campo si farà sentire”.
Riguardo l’interesse che il Napoli nutre nei confronti di De Roon, attuale centrocampista dell’Atalanta, dice:
“De Roon lo acquistammo quando io ero a Bergamo, su segnalazione del mio amico procuratore Alvaro Barchi. E’ un calciatore che ha personalità ed è molto bravo, è una diga davanti alla difesa, un centrocampista che Reja ha trasformato ed esaltato in questo ruolo. Però nel Napoli c’è già Jorginho, quindi probabilmente sarà ceduto Valdifiori per poterlo prendere, ma è tutto da vedere”.
Ed infine non risparmia la sua opinione riguardo la lotta scudetto contro la Juventus:
“La Juve non mollerà ma sono convinto che qualche punto lo “lascerà per strada” e il Napoli in quei momenti non dovrà assolutamente farsi trovare impreparato! Cerchiamo di non dare nulla per scontato: come è difficile per il Napoli, che da qui alla fine del campionato dovrà affrontare otto finali, è difficile anche per la Juve, anche perché spesso partite che apparentemente sembrano facili possono diventare insidiose e viceversa”.