CdS: Cesena-Napoli è come l’anno scorso!

Come un anno fa: il Napoli espugna il « Manuzzi » anche se balbetta nel primo tempo quando coraggio e intra­prendenza dei romagnoli met­tono a dura prova la resistenza dei partenopei. Poi nella ripre­sa, con l’uomo in più per l’inopi­nata espulsione di Benalouane e soprattutto con Hamsik in campo, gli azzurri dilagano, proseguendo così il cammino interrotto nel campionato scor­so. Dopo la rete iniziale di La­vezzi impattata da Guana, van­no a bersaglio Campagnaro ( un difensore) e Hamsik, un ele­mento di cui Mazzarri difficil­mente può fare a meno. E per chiudere, la traversa centrata da Pandev. Parte con il piede giusto il Napoli, mentre il Cese­na, nonostante un pimpante Mutu in avvio, paga a caro prez­zo l’ingenuità di alcuni dei suoi, nonché ricambi non proprio al­l’altezza.


EFFETTI DEL SINTETICO –
Entrambe le formazioni si cimentano per la prima volta sul nuovo manto in sintetico trapiantato al « Ma­nuzzi » . Qualcosa cambia nel controllo della sfera, dei rim­balzi, nella stabilità di calciato­ri nei contrasti. I padroni di ca­sa, privi del portiere titolare Antonioli ( stirato), sembrano più a loro agio rispetto agli av­versari. Giampaolo schiera i suoi con un quattro- tre- tre ati­pico e sfuggente. Eder, Mutu e Candreva allargano la difesa a tre del Napoli mentre Parolo e Guana si fanno trovare sempre pronti agli inserimenti. Maz­zarri, che lascia riposare in av­vio Hamsik preferendogli San­tana ( inserendolo poi nella ri­presa), presenta il solito tre­cinque- due. E dopo tre minuti si ritrova anche in vantaggio: rimessa laterale di Campagna­ro, scatto fulmineo di Lavezzi, colti di sorpresa Benalouane e Lauro, e per il Pocho non pote­va iniziare meglio il nuovo campionato. Un gol che lasciapresagire una stagione sicura­mente più prolifica delle prece­denti.

LA REAZIONE -Ma il vantaggio il­lude la formazione partenopea che comincia a soffrire le fiam­mate e le verticalizzazioni dei padroni di casa. E allora dalla panchina azzurra parte l’ordi­ne di disporsi a quattro davan­ti a De Sanctis. Neanche questo basta perchè il Cesena riesce comunque a creare problemi a ripetizione alla retroguardia partenopea. Inler e Dzemaili così diligenti in fase di imposta­zione, perdono il filo in fase di contrasto. E dopo un pericolo portato da Comotto su azione di angolo, ecco il pari: Mutu sulla trequarti pesca Eder spostato a destra, inserimento tempestivo di Guana e il Cesena riequili­bra con merito la gara. Nell’oc­casione si lasciano sorprendere prima Dossena e poi Cannava­ro. E in finale di tempo, la for­mazione di Giampaolo sfiora ri­petutamenteil raddoppio.

LA RIPRESA -Il secondo tempo ini­zia, invece, con un Napoli deci­samente più determinato. Evi­dentemente avrà alzato la voce Mazzarri nell’intervallo. Dopo tredici minuti i partenopei si ri­trovano anche con un uomo in più (davvero ingenuo Benaloua­ne nel prendere due gialli nel gi­ro di tre minuti). A questo pun­to Mazzarri inserisce Hamsik per Santana. E per il Napoli ini­zia un finale in discesa. Pervie­ne al vantaggio Campagnaro do­po uno scambio Lavezzi- Ham­sik. Il Cesena entra in evidente affanno anche se Giampaolo im­mette prima Marco Rossi e poi Bogdani. Ma con Hamsik in campo è tutta un’altra storia. Al 39′ Pandev, in azione di ripar­tenza, divora anche l’occasione del tre a uno: traversa centrata in pieno con Ravaglia ormai bat­tuto. Tre a uno che invece non sbaglia Marek Hamsik, dimo­strando che il Napoli non può fa­re a meno dello slovacco, seppu­re leggermente affaticato.

fonte: Corriere dello Sport

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