Reina sv: Novanta minuti per godersi uno splendido pomeriggio primaverile. Gestisce qualche retropassaggio e poco altro.
Ghoulam 6: La disfatta di Udine porta in dote qualche strascico, si propone il giusto ma senza mai eccedere. Occhio e priorità alla fase di non possesso. La catena mancina, comunque, ritorna ai livelli ammirati in questa stagione.
(Dall’87’ Strinic sv.)
Albiol 6: Pochi rischi e solita sicurezza al cospetto degli sguscianti Rebic e Juanito Gomez. Guida bene la retroguardia senza mai perdere di vista la rotta, sebbene rischino di fargli perdere la Trebisonda. Quando c’è da tenere la contraerea non perde un colpo.
Chiriches 6,5: Il gusto per il rischio non abbandona mai il centrale romeno. Quando porta palla spesso un brivido corre lungo la schiena del pubblico di Fuorigrotta, senza conseguenze. Piccola nota a margine in una gara dove non fa rimpiangere l’assente Koulibaly. Preciso nelle scelte di tempo, impeccabile quando chiamato a chiudere in marcatura.
Hysaj 6: I brividi latitano e quando c’è da badare al sodo il classe ’94 ex Empoli non lascia adito ad incertezze e dubbi. Spinge il giusto, trovando in Callejon un riferimento costante.
Hamsik 7,5: Carico, c’è un conto in sospeso da saldare, lo fa eccome. Un saluto deciso alla controfigura della Dacia Arena. Volitivo in mediana, propositivo in ogni frangente. Quando, poi, trova il varco giusto è musa ispiratrice per il collettivo azzurro: preciso per Gabbiadini al quarto d’ora, delizioso quando scruta il movimento di Callejon alle spalle di Pisano in occasione del vantaggio partenopeo. Supera se stesso nell’azione che propizia il rigore, tunnel e lancio in verticale in posizione precaria, una giocata che vale il prezzo del biglietto. Non si placa fino alla sostituzione, fonte costante di giocate preziose, ritrovato.
(Dal 79′ Chalobah sv)
Jorginho 6,5: Ritmi alti nella prima frazione di gara, Delneri prova ad ingabbiarlo ma non è la domenica giusta. Gestisce le consegne con la consueta precisione, Udine un’eccezione in un percorso da antologia, non sbaglia praticamente nulla. Cala la morsa nella ripresa, ma quando trova il guizzo è decisivo: è il regista ex Hellas a innescare la corsa di El Kaddouri in profondità sul terzo goal partenopeo.
David Lopez 6: Legna tanta, posizione attenta in mediana. Deve concedere fiato ad Allan e lo fa senza battere ciglio. Fisico e quantità garantite, fosforo a targhe alterne, ma lo conosciamo. Prova anche a proporsi in avanti, senza troppa fortuna.
Insigne 6,5: Centro numero 12 in campionato, tredicesimo stagionale. La gloria personale mancava dalla gara contro il Milan, la ritrova con un rigore praticamente perfetto che mette sostanzialmente la parola fine alla gara. Esultanza rabbiosa e bacio alla maglia. Il punto più alto in una prestazione maggiormente dedita al servizio dei compagni. Magnifico – per restare in tema – il filtrante per Gabbiadini, preparazione ed esecuzione perfette, salvo la risposta di un encomiabile Gollini.
Callejon 7,5: Non sempre preciso al millimetro, vero. Ma è negli strappi del numero 7 di Motril che il furore azzurro s’incanala verso tre punti preziosi. Nei tre squilli partenopei il suo timbro è inconfondibile. Sugli inviti di Hamsik costruisce un binario che non conosce ostacoli. Sfugge a Pisano e impegna Gollini alla mezz’ora favorendo il tap-in di Gabbiadini sul vantaggio. Fa lo stesso con Suprayen, praticamente annichilito, quando confeziona il rigore del raddoppio. Scatto bruciante in area, Suprayen lo stende; massima punizione e rosso per il difensore francese. Chiude il cerchio alla sua prestazione con il suo sesto centro in campionato. Terminale d’attacco in guisa di Gabbiadini, approfitta al meglio dell’assist preciso di El Kaddouri.
Gabbiadini 7: Partenza in quarta, quasi a voler recuperare il tempo perduto. Conto aperto fin da subito con sorte e misura, un secco no del montante al suo spunto, sgusciante tra le linee. Poi la singolar tenzone con il giovane Gollini, due interventi superlativi, urlo strozzato in gola per l’ex Samp. Poi la gioia, alla mezz’ora, reattivo nell’approfittare della respinta dell’estremo difensore scaligero, diretto marcatore bruciato e stacco in rete. Il goal mancava dalla trasferta del Matusa. Non solo punto di riferimento in avanti, tanto lavoro di sacrificio ed una botta al ginocchio alla distanza lo costringe al cambio.
(Dal 68′ El Kaddouri 6,5: Deflagra in campo fin dal primo impatto. Due minuti, scappa via sulla destra e serve a Callejon il più facile dei tris. Imprevedibilità e freschezza sull’intero fronte d’attacco.)
Calzona 6,5: Domenica da ricordare, all’esordio sulla panchina di una big dopo una lunga scalata. Il Napoli ritrova piglio, gamba ed entusiasmo e macina gioco da par suo. Qualche spiffero dietro ma nulla di trascendentale, dominio assoluto su un avversario annichilito fin dalle primissime battute. Costretto al cambio anticipato, Gabbiadini, trova in El Kaddouri le risposte richieste. Novanta minuti che potevano attestare un passivo ben diverso, miglior esordio non poteva desiderare.