Il calcio è in continuo mutamento, in particolar modo quello italiano che ha fortemente bisogno di una rivoluzione per rinnovarsi e diventare più affascinante. La novità di giornata proviene dalla Lega Pro, pronta almeno sulla carta ad accogliere le Squadre B dei top club di serie A, rintroducendo così le formazioni delle cosiddette “riserve” in un campionato professionistico.
Come riporta oggi il Corriere dello Sport, promotore dell’idea è proprio il neo presidente della Lega Pro Gabriele Gravina che oggi ne discuterà con Tavecchio, per prendere poi la decisione ufficiale il prossimo 26 aprile. In caso di sì, partirebbe la sperimentazione già tra un anno ma i top club di A sono alquanto divisi, con la Juventus che guida il fronte a favore e come sempre Lotito quello contrario.
Pochi i principi cardine, che al momento però non convincono particolarmente. Le Squadre B verranno introdotte nei gironi di Lega Pro ma non potranno essere promosse o retrocedere. I punti conquistati nelle varie gare di ogni giornata saranno paritari rispetto all’avversaria e l’organico di ogni squadra B deve essere comunicato alla Lega Pro al termine della sessione estiva e invernale del mercato.
Se l’organico riserve della prima squadra risulta insufficiente, c’è il via libera all’integrazione con i ragazzi del settore giovanile. Bisognerà rispettare tutte le regole del campionato di Lega Pro e non ci saranno più i campionati primavera. Ovviamente sarà a discrezione di ogni club di A se iscrivere la propria squadra B al campionato. Infine, i giocatori stranieri: sì ai giocatori comunitari, no a quelli extracomunitari che in Lega Pro non possono giocare.
Insomma, la rivoluzione è pronta ma dalla Lega Pro, l’ex serie C, c’è già chi storce il naso: potrebbe infatti falsare il regolare svolgimento di un campionato che negli ultimi anni è sempre stato molto avvincente e vede nei suoi gironi battagliare tante nobili decadute tra le quali Lecce, Benevento, Juve Stabia, Foggia e tante altre.
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