Sfida ad alto rischio, lo è da sempre, purtroppo e dopo i tragici eventi vissuti negli ultimi anni sulle sponde del Tevere non può essere altrimenti. Pronto, dunque, un piano di sicurezza ad alto raggio, giro di vite pianificato da Questura, carabinieri, polizia municipale, vigili del fuoro, Roma, Coni e Guardia di Finanzia. Il big match dell’Olimpico arriva, oltretutto, a pochi giorni dalla richiesta d’ergastolo inoltrata dai P.m Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio nei confronti di Daniele De Santis per l’omicidio di Ciro Esposito. Motivo in più per spegnere sul nascere qualsiasi velleità.
Come riportato dall’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno saranno 5000 i tifosi azzurri attesi nella Capitale. Equamente divisi tra gli abitanti del Lazio e del resto d’Italia, trasferta vietata – come noto – per i tifosi partenopei residenti in Campania. Il timore delle istituzioni è che, sebbene interdette alla trasferta, le frange più violente del tifo possano venire a contatto mescolandosi tra i tifosi comuni.
Proprio per questo il piano redatto sarà capillare: controlli serrati in autostrada, punto di raccolta per i tifosi azzurri a Saxa Rubra dove potranno parcheggiare le auto e saranno portati allo stadio delle navette. Lungo il percorso delle navette corredato da videosorveglianza. L’obbligo, da parte di tutti, è garantire che quella di lunedì sia solo, ed esclusivamente, una splendida giornata di sport.
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