Maurizio Sarri ha commentato, in conferenza stampa, la vittoria del Napoli sul campo del Torino: tre punti fondamentali per blindare il secondo posto. Ecco quanto raccolto da SpazioNapoli.it: “Abbiamo fatto benissimo per sessantacinque minuti, poi abbiamo subito un gol che ci ha pesato, per loro è stato più facile giocare. Lì il nostro calcio si è fermato, ma siamo rimasti comunque concentrati e applicati, cattivi e bravi a non concedere nulla, per me è un passo in avanti. Gol del Toro? Le panchine sono ad otto metri dalla linea laterale, non si vede nemmeno la metà campo, è una abitudine tutta italiana: lo devo rivedere, ma abbiamo sbagliato qualcosa, con Bruno Peres che si è trovato lì, per colpe nostre.
Higuain? È un fenomeno! C’è un dato che non c’era mai stato, anche: settantanove punti sono il record per la società, per noi è un orgoglio ancor maggiore di quello legato a Gonzalo, perché riguarda tutto un gruppo. Allan? Partita ottima, come Marek per settanta minuti. A centrocampo abbiamo fatto bene ma vedendo la squadra smettere di giocare, per l’importanza del risultato, abbiamo rinunciato ad Hamsik per assecondare quanto stavamo facendo in campo. Allan, escluso un momento di black-out in stagione, in nove mesi ha sempre dato il cento percento.
Sono quarantaquattro anni che sono sui campi da calcio, domenica c’è la possibilità di andare in Champions: non mi perdonerei una cazzata proprio ora, sabato il San Paolo ci darà la mano decisiva: dietro la porta, per me, c’è l’Europa, dopo mille e più panchine. Pensiamo a lavorare per questa settimana e stop.
Superga? Ci vado per il mito. L’anno scorso e quest’anno ho giocato contro il Toro sempre nella settimana dell’anniversario e venire qui per motivi di sport e non andare a Superga significa non capire nulla di sport. Si onora un mito senza colori di maglia, un mito è sempre qualcosa di più importante. Se insegnassi alle elementari o alle medie, renderei obbligatorio l’insegnamento del Grande Torino”.