Nell’ultimo turno di campionato il Napoli si impone per 4-0 su un già retrocesso Frosinone, conquista il secondo posto e torna in Champions League dalla porta principale. Oltre al ritorno nella massima competizione europea, la serata ha visto altri due protagonisti: Gonzalo Higuain, che supera Nordahl con 36 reti nella storia delle Serie A, e Marek Hamsik, che eguaglia le reti segnate in campionato con la maglia del Napoli di Diego Armando Maradona.
Un gol atteso 111 giorni, ma che sopratutto sblocca il match e dà il via alla festa azzurra. 81 gol in Serie A con la maglia azzurra, come un certo Maradona che ha scritto la storia del Napoli: sono passati quasi 9 anni dalla prima rete contro la Sampdoria il 16 settembre 2007. Nove stagioni sotto l’ombra del Vesuvio per realizzare gol importanti e talvolta decisivi:da giovane promessa a capitano inamovibile in mezzo al campo. Con l’arrivo di Benitez sembrava essere in discesa la carriera dello slovacco, complice la posizione di trequartista poco gradita a lui: poi invece con l’approdo di Maurizio Sarri Hamsik si è rigenerato. Di nuovo nella posizione d’origine, mezz’ala nel centrocampo a tre, e sono arrivate prestazioni convincenti e bel gioco che sono stati il marchio di fabbrica di questo Napoli.
Oltre ai gol, 6 in questo campionato, sono arrivati anche tanti assist decisivi per i gol azzurri come i due confezionati per Higuain e Callejon nella vittoria di Torino dello scorso turno. Un capitano che lotta e che dal primo giorno ha dato tutto per questa maglia: un simbolo per tutto il calcio, un leader dentro e fuori dal campo.
Nella prossima stagione Hamsik potrà migliorare il suo score e allungare su Maradona per segnature in A: con lo stesso impegno e dedizione dimostrata quest’anno, non sarà difficile andare ancora a segno magari portando il Napoli a raggiungere obiettivi più importanti di quelli ottenuti nella prima stagione in azzurro di Sarri.