Non fasciarsi la testa prima di rompersela

Tutti gli eccessi fanno male. Il passo più lungo della gamba, ad esempio. La testa fuori dal finestrino, poi. E sì, pure tirare troppo la corda. Ah va detto che anche pensare troppo al mercato non faccia poi così bene: non che danneggi, ma ha i suoi effetti collaterali. Del tipo? Farsi prendere dall’ansia, dalla paura, quasi dalla paranoia. Dimenticando poi ch’è prerogativa fondamentale non fasciarsi la testa se si vuole vivere in pace col mondo e con se stessi. E ch’è prerogativa decisamente necessaria non montarsela, la testa. Neanche quando sei stato ad un passo dal cielo, neanche quando certe musiche non aspettano altro che risuonare al San Paolo.

CON CALMA – Probabilmente lo strato di surreale che accompagna questo calciomercato non aiuta, neanche un po’. Eppure il Napoli ha da star sereno: nessun big è stato ceduto, si prosegue con un piano tecnico ben congegnato e collaudato. E poi è arrivato Tonelli: il rinforzo dietro, quello tanto atteso e tanto agognato da Maurizio Sarri. Insomma, notizie per cui sorridere non mancano: va analizzata la situazione di Higuain e sedato il ‘rivoltoso’ Hamsik, per carità. Però questa società non può non essere all’altezza se vuole imparare a trionfare con continuità in Italia, se vuole imparare ad essere competitiva e su ogni campo, da ogni punto di vista. Son grane, e le grane ci sono per tutte. Anche, soprattutto per i più forti: che il mare in tempesta sembra troppo lontano per essere vero.

LATI POSITIVI – Il tempo svolgerà per buona parte la funzione di riparatore di correnti. L’estate è spesso odiosa per questo motivo: troppe parole, così poco campo. E tante voci che si rincorrono, che scappano, che non si raggiungono. Che nascondono anche quanto di buono è stato fatto, quanto di positivo resta dopo un’annata facilmente definibile come mostruosa. Alt, fermiamoci, riavvolgiamo il nastro: il Napoli è secondo in campionato dietro una Juventus mostruosa. Ha conquistato la Champions diretta e sono tutti al centro del campo, e festeggiano, e ridono, e s’abbracciano. La musica è forte come l’urlo della città, come l’azzurro su quelle maglie mai così splendenti. Alt, fermiamoci, riflettiamoci: per una volta non ci si lasci prendere dalla depressione di chi fa il proprio gioco, di chi non ha altre motivazioni valide se non quelle con chiara intenzione di disturbo. Alt, fermiamoci, aspettiamo: qualcosa arriverà. E non alla Pino Daniele: arriverà davvero.  sarri giuntoli de laurentiis

PRIMI PASSI – Procedere per ordine allora diventa altra prerogativa fondamentale. Primo passo è blindare chi ha davvero intenzione di sposare questo tipo di progetto Napoli: per nulla ridimensionato, ma soltanto ai primi vagiti di una vita – di questo passo – mai così concreta. Secondo step è intervenire con forza e convinzione sul mercato, tappando buchi e bocche, chiudendo trattative e futili discorsi. Essere all’altezza, per intenderci. E cioè essere una grande società. Lo merita questo popolo, ne ha bisogno la stagione appena passata. Renderla vana dal punto di vista della crescita sarebbe la più grossa delusione. Nel mentre, da queste parti, si proverà a non fasciarsi la testa prima di rompersela. Dura, eh. Ma tentare è doveroso.

Cristiano Corbo

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