Un Napoli sempre a caccia di nuovi talenti, non solo per la prima squadra. La nomina a responsabile tecnico del settore giovanile partenopeo di Gianluca Grava ha sicuramente creato l’entusiasmo giusto e le basi per uno sviluppo anche del vivaio, fondamentale per la crescita non solo della Società Sportiva Calcio Napoli, ma anche della città intera. Un progetto serio che l’ex difensore azzurro sta portando avanti con parsimonia, mettendo sotto contratto una serie di giovani calciatori individuati per tutta la Campania.
E una scuola calcio con la quale sembra essere nato un piacevole rapporto di lavoro è sicuramente il Real Casarea, nata nel 2006. Settore giovanile all’avanguardia che da anni mette in mostra tanti, tantissimi talenti. E proprio ieri, la scuola calcio ubicata a Casarea, piccola frazione del comune di Casalnuovo, ha annunciato attraverso il proprio sito ufficiale il passaggio a titolo definitivo di tre giovani calciatori classe ’02 al Napoli. Si tratta di Vincenzo Mancino (portiere), Carmine Cretella (centrocampista) e Luigi Padolino (attaccante).
Incuriositi da questo grande progetto, abbiamo intervista il responsabile della scuola calcio Real Casarea, Luigi Maione.
Proprio in queste ore il Real Casarea ha ufficializzato la cessione di Mancino Vincenzo, Cretella Carmine e Padolino Luigi al Napoli. Da quanto tempo gli azzurri seguivano i tre ragazzi?
“Da quando c’è Grava la situazione del settore giovanile del Napoli sia da un punto di vista tecnico che organizzativo è migliorata tantissimo e noi tifosi della nostra terra e del Napoli preferiamo riservare il primo raduno, di solito a inizio ottobre, alla società del Presidente De Laurentiis. Ed è proprio in quell’occasione che i ragazzi sono piaciuti”.
Quindi non è la prima operazione che concludete con il Napoli?
“Negli ultimi due anni abbiamo dato vari giocatori alcuni dei quali stanno facendo benissimo”.
Possiamo dire, dunque, che il rapporto tra Real Casarea e il Napoli si cementa di anno in anno?
“Abbiamo rapporti con tante altre società in giro per l’Italia. Ma con il Napoli c’è sicuramente un rapporto particolare”.
Tante cessioni ogni anno a club eccellenti di ogni parte d’Italia. Ma qual è il segreto del Real Casarea?
“Il segreto sta nella professionalità e nella cura dei particolari. Lavoriamo 24 ore su 24 per l’organizzazione e la crescita tecnica e psicofisica dei ragazzi, ed ultimo, ma non trascurabile aspetto, la disponibilità a chiudere le trattative senza richieste economiche particolari. I nostri ragazzi vengono seguiti in campo sempre da un preparatore motorio, vista la sedentarietà in cui i giovani di oggi versano diventa fondamentale. Oltre a ciò, abbiamo sempre un referente degli allenatori, che da quest’anno è mister Troise, attuale secondo di Fabio Cannavaro in Cina. Ci sono riunioni anche con una psicologa dello sport, la dottoressa Alessia Marzano, ed all’interno della struttura c’è un centro posturale e fisioterapico”.
Oltre a essere stata la prima scuola ad aver messo realmente in pratica il cosiddetto “Decreto buona scuola”, avete in cantiere anche progetto riguardante il calcio femminile. Ce lo riassume?
“Per quanto riguarda il progetto college siamo gli unici in Italia: in pratica all’interno dell’istituto pubblico “Archimede” di Ponticelli c’è una classe riservata al Real Casarea dove agli insegnamenti ed insegnanti classici si affiancano degli esperti per un totale del 20% del monte ore che trasformano i programmi indirizzandoli verso le figure professionali calcistiche ( giornalista, nutrizionista, manager, procuratore ecc). Questo perché l’industria calcio è una delle industrie con più alto numero di fatturato ed impiegati al di là di quello prettamente da campo. Quindi è opportuno dare un’opportunità in più ai nostri tesserati. Quella del calcio femminile è un idea che volevamo mettere in pratica già da qualche anno, perché il calcio è anche rosa basta pensare a quante tesserate ci sono al mondo. E da quest’anno siamo contenti di tuffarci in questa nuova avventura”.
In conclusione, una domanda sul Napoli e sul settore giovanile azzurro: Gianluca Grava, secondo lei, può essere dunque l’uomo giusto per creare la famosa “scugnizzeria” tanto auspicata da De Laurentiis?
“È l’uomo giusto perché ci mette impegno, passione e soprattutto la faccia. È sempre in prima linea sui campi e, proprio come da giocatore, dà tutto per questi colori”.
SALVATORE NAPPO
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