Una serata particolare per i tifosi che seguono il Napoli nel ritiro di Dimaro Folgarida. In piazza “Madonna della Pace” di scena il consueto talk show con ben quattro azzurri che hanno risposto alle domande dei presenti. Sulle poltrone, a mmò di intervistati Lorenzo Tonelli, Roberto Insigne, Josè Maria Callejon e Jorginho. Proprio il talentuoso regista italo brasiliano ha risposto ai quesiti posti in maniera mai banale e senza peli sulla lingua. Ecco quanto raccolto da SpazioNapoli.
“La Nazionale? Sinceramente sì, ci sono rimasto male. Ho lavorato tanto ma sono scelte e rispetto ciò che ha preferito Conte. Ho fatto il tifo per l’Italia, mi dispiace siano usciti. Ora penso solo al Napoli e guardo in avanti. Non so perché tutto il mondo di apprezza e Conte no..me ne sono accorto sì, ero a casa a vedere l’Europeo (ride ndr)! Lui non mi ha mai detto nulla sull’esclusione, lo ha fatto tramite terzi”.
“Higuain via da Napoli? Se dovesse capitare dispiacerebbe a tutti, perché oltre che a perdere un campione in campo è anche un grande compagno”.
“Colmare il gap con la Juventus? Dobbiamo guardare soprattutto in casa nostra, vedere dove migliorare per fare ancora meglio. Non dobbiamo pensare alla Juve ma solo al nostro lavoro. I calci piazzati? Vero, devo provarci di più, anche dalla distanza, lo prometto (ride ndr)!”
“Lo Scudetto? Sicuramente è tra i nostri sogni, nessuno parte sconfitto ma speriamo di dare tutto come la scorsa stagione e non deludere i nostri splendidi tifosi”.
“Sarri? Rispetto all’anno scorso qualcosa è cambiato, abbiamo già iniziato a lavorare con delle cose diverse soprattutto per la fase difensiva per limare dei difetti dello scorso anno. Tatticamente poi, proveremo anche altre soluzioni”.
“Un gol alla Juve? Ha risposto già Roberto Insigne, daremmo tutto! A Sarri non ho detto nulla sul mio ruolo, da grande allenatore quale è ha capito la migliore posizione per me in campo ed ha cambiato le carte in tavola. Quando Zaza ha segnato alla Stadium allo scadere ci siamo rimasti molto male, non meritavamo la sconfitta e stavamo a terra”.
“Il San Paolo? Per me è importantissimo, in ogni partita si sente tantissimo la presenza dei tifosi, ci dà una carica particolare e ci dà l’energia fino alla fine, ti fa fare uno scatto in più anche quando non c’è più benzina nelle gambe”.
“La partita più emozionante per me è stata Napoli-Frosinone, ci siamo qualificati per la Champions, c’è stato il record del Pipita, abbiamo giocato benissimo ed il San Paolo era gremitissimo, una gran festa per tutti! Ogni gara è storia ha sé ed ha tantissime emozioni”.
“La gara contro l’Udinese ci ha lasciato l’amaro in bocca, ci siamo innervositi sin dall’inizio per il terreno di gioco, poi è successo di tutto. Ma voltiamo pagina. I calci piazzati? Visti gli scarsi risultati dello scorso anno il mister cambierà sicuramente qualcosa (ride ndr)! Il cambiamento da Verona a Napoli? Qui sto benissimo, sono due realtà completamente diverse ma la mia famiglia si è ugualmente ambientata davvero in maniera speciale ma non ne avevo dubbi”.
“Questo è stato l’anno più importante della mia carriera, sia per i risultati della squadra, che per la convocazione in Nazionale, che per il record personale di passaggi riusciti che per la classifica. Spero di fare ancora tanto, con lavoro ed umiltà”.