È un Aurelio De Laurentiis nervoso, provato, furioso, quello ascoltato oggi pomeriggio in conferenza stampa dal teatro comunale di Dimaro. “Dodici anni fa nuotavate nella merda”, “Siamo stati secondi anche senza Higuain”, alcune delle frasi cult. Ma anche preoccupato: “Higuain in bianconero? Diventerebbe il re dell’assurdità. Sarebbe un tradimento a se stesso, un controsenso, Napoli e Juve sono come cani e gatti”.
La querelle Higuain infiamma il mercato da oltre un mese: da quel famoso 28 giugno in cui parlò il fratello-agente Nicolas e crollarono convinzioni e ambizioni di tanti tifosi azzurri. Tutto è ancora bloccato e le operazioni in entrata stentano a decollare senza conoscere quello che sarà il futuro dell’argentino. “Partirà solo per il pagamento dell’intera clausola”, ha più volte ribadito il patron partenopeo. E con 94 milioni e 736mila euro tutto cambia. Una situazione del genere non era mai capitata. Da Lavezzi e Cavani, passando per Mazzarri e Benitez, addii perfezionati in tempo e sostituti già individuati.
La possibilità che la Juventus si presenti realmente con la cifra richiesta dopo la cessione di Pogba e che il Pipita voglia accettare, turba il presidente azzurro che ha più volte rimarcato l’incoerenza dell’ex Real e l’ineleganza – a suo modo di vedere – dei bianconeri (“Sanno che non possono fare questo torto al Napoli”).
E la clausola può diventare una vera e propria trappola. Perché? “La ratio è quella di autotutelarci: più alta è la clausola, più è difficile che qualcuno la venga ad offrire, onorando tutto il contratto”, spiegò l’altro ieri De Laurentiis. Una posizione condivisibile certo, ma ora le cose potrebbero andare diversamente. Sia in caso di permanenza che di partenza i quasi cento milioni di euro pesano e non poco.
Se nessuno dovesse raggiungere la richiesta del Napoli, la società partenopea dovrebbe fare i conti con la mancanza di serenità e la voglia di cambiare aria di Higuain, oltre all’imbarazzo con i tifosi dopo le dichiarazioni dell’agente e le voci su un presunto passaggio alla Juventus (che a questo punto non è pura invenzione). Dall’altro lato il pagamento della clausola accrescerebbe fortemente il tesoretto del club e farebbe aumentare in maniera esponenziale le pretese delle altre società. Lo sa bene De Laurentiis che oggi ha suonato il campanello d’allarme: “Dobbiamo evitare che i 94 milioni incassati vengano depauperati perché in giro ci chiederebbero cifre molto alte”. Inoltre un approdo alla Juventus riporterebbe a galla i malumori della piazza.
È un serpente che si morde la coda, un’arma a doppio taglio e la presa di posizione del presidente potrebbe ritorcersi contro. “La vera proposta l’ho avuta con una telefonata di un mese fa da parte del presidente dell’Atletico Madrid: aveva offerto 60 milioni più due, tre calciatori. Io ho detto di no”. Non sarà stato un errore?
Andrea Gagliotti
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