Fabio Andreotti, agente di Lorenzo Insigne, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc, parlando del futuro del suo assistito:
“De Laurentiis ha sempre considerato Insigne il nuovo Totti, ma nell’ultimo incontro le sue parole non ci sono affatto piaciute. Lorenzo ha fatto una scelta con il cuore: quella di giocare con la maglia della sua città. Ma la vita professionale è un’altra cosa e non è eterna. Dobbiamo fare alcune valutazioni. A malincuore devo dire che ci sono delle società che stiamo prendendo in considerazione. Il Napoli non vuole assolutamente che Lorenzo vada via, ma abbiamo qualche perplessità sul contratto proposto dal club azzurro.
Il ragazzo è in grosse difficoltà, adora giocare nel Napoli e rappresentare la città, ma ci sono tre società tra le dodici più importanti d’Europa che lo seguono da aprile. Da parte degli azzurri c’è stato un secco no e per questo Lorenzo è stato contentissimo. È lieto di rimanere sotto l’ombra del Vesuvio, ma ad oggi non è stato messo al centro del progetto. Non è solo un discorso economico, siamo lontani dal concetto di bandiera come Totti alla Roma. Oggi il cuore porta Lorenzo a rimanere a Napoli, ma dal punto di vista professionale può prendere altre decisioni. Ha voglia di diventare un titolare in Nazionale e giocatore di prim’ordine in un progetto importante.
Clausola rescissoria? In teoria sembra che venga messa dal calciatore per garantire la sua cessione in un club più importante. In realtà ha delle limitazioni sotto il profilo dei diritti del giocatore che avrebbe anche la possibilità al terzo anno di contratto di applicare l’articolo 17, svincolandosi da una società nel caso in cui si senta ostaggio di questa. La clausola deve avere una logica.
Se quest’anno vediamo i gol e assist di Insigne, Lorenzo ha avuto un’incidenza sul risultato inferiore solo ad Higuain. Oggi le risorse ci sono per portare avanti progetti, noi vogliamo che vengano attuati anche per calciatori che hanno consentito di raggiungere determinati risultati.
Lorenzo a 17 anni è stato corteggiato da un club inglese offrendo a noi procuratori 200mila euro e al giocatore 1500 sterline a settimana. Non abbiamo esitato ad informare il Napoli che contrattualizzò Insigne. Dopo Pescara fu richiesto da tantissimi club, ma lui voleva solo la maglia azzurra e aveva intenzione di conquistare la sua fama a Napoli.