Zero. Questi i punti del Napoli fin qui se non esistesse Mertens!

Il Napoli conclude in maniera positiva il match casalingo dell’anticipo della seconda giornata di Serie A battendo il Milan con il risultato di 4-2, ma non sono mancati i colpi di scena.  La sfida è stata altresì caratterizzata dalla prima rete ufficiale, seguita poi dalla seconda, in maglia azzurra di Arek Milik; come però si dice di frequente dall’altra parte dell’oceano, l’MVP della partita è stato Dries Mertens: il folletto belga ha letteralmente dominato la partita, dall’inizio della gara fino al minuto 77, quando è uscito omaggiato dal proprio pubblico che gli ha tributato un sincero e sentito applauso. Il belga prosegue su quella che è la falsariga della sfida agrodolce di Pescara, quando dal suo ingresso in campo la partita è completamente cambiata; non è arrivato il gol contro il diavolo rossonero, ma il fantasista di Leuven è stato pressoché enciclopedico.

Servono meno di 20 minuti di semi-sofferenza per il Napoli al San Paolo per dare il primo strappo alla partita: il consueto destro a giro del partenopeo si stampa sul palo, ma sulla deviazione il più lesto è proprio Arkadiusz Milik che insacca la rete del vantaggio e la sua prima ufficiale in maglia azzurra. Il resto è pura accademia, con tutta la fascia destra del Milan costretta ad inseguire quel folletto volante che ha fatto di tutto per non farsi prendere. E ci è riuscito benissimo. Lodevole e degna di nota la partita di Donnarumma: se si fosse trattato di un match di pugilato avrebbe anche avuto la meglio su Mertens, viste le molteplici parate, ma come ricordava l’onorevole principe De Curtis: “è sempre la somma che fa il totale”. Con il Milan che si è dovuto arrendere ai punti nel verdetto finale. mertens gol ghoulam

Il classe ’87 eguaglia contro la compagine di Montella un suo precedente record, capitato lo scorso gennaio 2014 in una sfida di campionato contro il Chievo: quella di 7 tiri, cui ha aggiunto ben 3 conclusioni verso la porta ed il 68% di passaggi riusciti. Sono numeri davvero notevoli, giustificati dall’impatto del numero 14 sulla gara. Il belga, al termine della medesima, ha poi avuto l’umiltà personale e professionale di scusarsi pubblicamente per il gesto di Pescara, con quell’occhiata verso la panchina dettata, ha spiegato Mertens (e chi meglio di lui può saperlo), dalla carica agonistica del momento. Al tutto ha però poi aggiunto che Napoli è casa sua, che si sente parte integrante del progetto e che vuole continuare all’ombra del Vesuvio la sua carriera.

Non dimentichiamo inoltre, la doppietta contro il Pescara alla prima giornata di campionato, che ha regalato al Napoli la rimonta ed il pari. Insomma, senza Dries Mertens in questo avvio campionato il Napoli sarebbe stato molto più in difficoltà e forse, con molti meno punti all’attivo. Gli ingredienti per un’altra grande stagione sembrerebbero essere sul tavolo, pronti ad essere utilizzati per creare la ricetta vincente. Il resto poi vien da sé: con Mertens che è pronto a metterci quel pizzico di magia in più, lui che folletto ci è da circa una vita.

Francesco Vassura
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