Con Milik il Napoli rispolvera un calcio efficace: ora c’è una soluzione in più per far gol

Il Napoli esce vincitore dall’Olimpiyskiy di Kiev contro la Dinamo nell’esordio di questa nuova edizione della Champions League. Gli azzurri di Maurizio Sarri, dopo essere andati in svantaggio con la rete di Garmash, riescono a ribaltare il risultato a proprio favore grazie alla seconda doppietta in tre partite del neo acquisto Milik; l’attaccante polacco sigla due reti con quello che si sta rivelando il suo marchio di fabbrica, il colpo di testa.

L’airone ex Ajax, infatti, aveva mostrato già contro il Milan la sua abilità in elevazione confermata poi in terra ucraina dove ha giganteggiato su avversari del calibro di Vida Khacheridi che fanno del contrasto aereo uno dei loro punti di forza. Con la presenza al centro dell’attacco di una punta quasi “vecchio stampo”, alta e che fa dell’incornata il pane quotidiano, il Napoli, che contro la Dinamo non ha esattamente brillato sul piano dello spettacolo, può mettere in campo un modo di giocare in disuso nel calcio moderno ma che è ha sempre dato ottimi risultati quando fatto nella maniera giusta; se poi i piedi degli assistman sono di proprietà di fuoriclasse nel settore come Ghoulam (delizioso l’arcobaleno disegnato di sinistro in occasione della prima rete) e Callejon allora tutto diventa più facile e funzionale.

milik hamsik

Il “cross in area, colpo di testa e goal” potrebbe così soppiantare il tanto osannato, e a volte monotono, tiki taka di stampo barcelloniano; una pratica semplice ma efficace a sfavore di un modo di intendere il calcio fin troppo inflazionato in epoca moderna. Al ritmo del “A volte ritornano” l’utilizzo di questa prassi sta man mano riprendendo piede e ritornando in auge nelle tattiche dei grandi club; esempi lampanti sono la Juventus che ha forgiato le proprie vittorie dello scorso anno con un attaccante di fisico e abile nel gioco aereo come Mandzukic, il Chelsea che con Diego Costa sembra aver trovato l’Eden, o la Roma anche se con risultati meno ambiziosi con Edin Dzeko. Sarri è sempre stato abile nel fare di necessità virtù e così, dovendo far fronte alla partenza di una macchina da goal come Higuain, è riuscito a trovare l’unico “punto debole” dell’attaccante argentino e farne un punto di forza per il Napoli e per il nuovo beniamino dei tifosi azzurri Arkadiusz Milik.

Emanuele Catone

 

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