Mancano poco più di 24 ore al big match dell’ottava giornata di campionato tra Napoli e Roma. L’attesa cresce, come cresce la curiosità di vedere il “nuovo” Napoli di Sarri nella prima uscita ufficiale senza il suo bomber titolare, Milik, ma con Manolo Gabbiadini pronto a non far rimpiangere il 99 azzurro. Il San Paolo, di nuovo pieno, finalmente, è pronto a spingere la squadra contro una diretta concorrente per le prime tre posizioni della classifica.
Distanti un solo punto in classifica, per le due squadre quella di domani sarà una sfida importantissima, ma non decisiva. Importante perché, appunto, se dovesse vincere il Napoli si creerebbe un mini solco tra le due compagini, ma nulla di irreparabile. Se, invece, dovessero spuntarla gli uomini di Spalletti, il Napoli scalerebbe al terzo posto, in attesa degli altri match di giornata. Ma, anche in questo caso, non si tratterebbe di nulla di catastrofico.
Quella di domani, infatti, sarà soltanto l’ottava giornata di campionato e sarebbe quindi prematuro parlare di scudetto o di stagione compromessa in caso di vittoria o sconfitta. Tutto l’ambiente, a partire dai tifosi, è chiamato ad una prova di maturità. Bisogna sostenere la squadra senza caricarla di responsabilità, dando il tempo fiducia al progetto tecnico dei partenopei, proprio come dice mister Sarri in quasi tutte le interviste.
Ricordate la Juventus dello scorso campionato? Dopo l’ottava giornata i bianconeri avevano solo nove punti e si trovavano al quattordicesimo posto. Tutti, o quasi, la davano per spacciata. Ma sappiamo poi come è andata a finire.
Certo è che il Napoli, alle prese con il lungo infortunio di Milik, dovrà dare un segnale forte al campionato, dimostrando di poter contare su tutti gli elementi presenti in rosa. Sarri ha lavorato tanto in settimana sui movimenti di Gabbiadini, sulla sua posizione in campo e sulle caratteristiche fisiche e tecniche dell’ex Sampdoria.
Ma tanto dipenderà proprio da Manolo e dalla sua testa. Il 23 azzurro avrà il difficile compito di guidare l’attacco azzurro, ma allo stesso tempo avrà finalmente la possibilità di dimostrare tutto il proprio valore. È lui il titolare, non ci sono più i fantasmi di Higuain e Milik non tornerà prima di febbraio. Ora non ha più alibi. Tocca a te, Manolo!