Il giorno dopo è tempo di riflessioni su quanto è accaduto in Juventus-Napoli. La partita ha offerto molti temi sui cui è possibile divagare, molti dei quali sapientemente individuati da Antonio Corbo nel suo editoriale per Repubblica.
Ovviamente non si poteva non cominciare parlando di Higuain, l’ex più atteso, autore della rete che ha tagliato le gambe al Napoli. Queste le sue parole sul pipita: “Recita la parte del buon figlio che abbraccia il padre tradito, chiedendo scusa a Sarri. Ma è solo una scena di facciata. Higuain avrà poi il garbo di non festeggiare il gol, il secondo dei suoi. Possibile ingiuriarlo ma impossibile non riconoscergli l’abilità nel segnare quando meno te lo aspetti“. Parole al veleno anche per Bonucci: “Il suo show quando esulta è irritante: cerca la telecamera più vicina in modo puerile, un peccato di stile per un giocare importante della Nazionale”.
Quindi l’analisi di un match in cui il Napoli ha paventato, secondo la sua opinione, “una tecnica suadente contro la fisicità della Juve“. Celebrata la grande prova di Amadou Diawara, e sottolineati gli errori decisivi di Ghoulam che hanno favorito entrambe le reti della Juventus.
In conclusione arrivano poi le ultime considerazioni: “Per prevenire il pericolo Cuadrado, Sarri inserisce Giaccherini per Insigne. La mossa sembra corretta, ma l’ex Juve non premia la sua mossa, giustificando il malumore di Insigne. Sembra un inutile alieno in un Napoli tutt’altro che arrendevole. Il Napoli esce dallo Stadium con coraggio e dignità, ma ancora una volta ha fatto solo tremare la Juve“.