Zaza, dai rumor estivi a colpo di mercato per gennaio: che non si parli di scarto Juve, è lui l’uomo giusto per il Napoli

Il toto-attaccante è già partito e la lista dei candidati per l’attacco del Napoli ormai è fitta di nomi e suggestioni. I più concreti, alla luce delle logiche del mercato invernale e della politica societaria del Napoli, sono sicuramente Simone Zaza e Leonardo Pavoletti. Entrambi hanno spaccato la piazza in due: c’è chi punterebbe su altri nomi, alcuni ai limiti del fantamercato. Poi c’è  chi è a favore dell’uno o dell’altro ma più ragioni, soprattutto in termini di età, fanno propendere per l’attuale attaccante del West Ham che in Inghilterra non sta facendo faville ed anzi, dopo circa sei mesi di Premier, rischia di fare dietrofront e tornare nel campionato italiano in cui, sia chiaro, ha fatto bene, tra Sassuolo e Juventus. Lo scetticismo su Zaza, principalmente, riguarda il suo passato bianconero e il suo “status” di scarto della Vecchia Signora. Vediamo perché l’attaccante lucano non deve essere considerato tale.

CESSIONE E RAGIONI DI ZAZA – Arrivato Higuain, con Mandzukic già in rosa, lo spazio per Simone Zaza è praticamente ridotto all’osso e l’unica via praticabile è quella dell’addio, dopo un solo anno di Juve. La società preme per la cessione, è vero, perché il sovraffollamento di attaccanti è tale da far sembrare “di troppo” un ulteriore attaccante ed è lo stesso Zaza poi a estraniarsi dal mondo Juve perché consapevole di non poter avere più quello spazio che merita e che, a più riprese nella scorsa stagione, aveva già chiesto con insistenza. Ma attenzione: un attaccante che è di troppo non è necessariamente uno scarto: è stato semplicemente, alla luce di valutazioni tecniche e tattiche, l’unico sacrificabile. Ma siamo sicuri che, se ci fossero state le condizioni, la Juventus lo avrebbe trattenuto. Simone sarebbe rimasto? Non ci è dato saperlo perché il suo obiettivo era giocare con continuità per completare quel processo di crescita ormai necessario per lui. La decisione di andare via è stata dunque presa di comune accordo ma sotto forte volontà del giocatore che chiedeva spazio e opportunità. A Torino non è stato zazapossibile, a Londra, con la maglia degli Hammers, l’opportunità per imporsi. I primi mesi non gli stanno dando ragione, complice anche un inizio complicato del West Ham. Anche per lui gennaio è una opportunità.

L’ATTACCANTE GIUSTO – Per età e caratteristiche, Zaza può essere perfetto: ha soli ventitré anni, non si è ancora espresso al meglio, sarebbe un acquisto valido per il presente ed un colpo sicuro in prospettiva. Può essere preferito poi a Pavoletti che, al di là dei quasi ventotto anni, è anche spesso soggetto a problemi fisici. Basti notare che il giocatore, che a Genova sta facendo comunque molto bene, non ha mai giocato più di dieci partite consecutive. Zaza, invece, vestirebbe l’azzurro con la fame agli occhi: anzitutto con la voglia di riscattarsi, anche nei confronti di quella Juve che in lui ha creduto, ma senza osare troppo. Poi ci sarebbe tutto un discorso da fare sulla piazza, sull’ambiente che può esaltare un tipo come Simone, grintoso, determinato, spavaldo, capace di entrare dalla panchina e risultare decisivo (ed il 13 febbraio 2016 non è una data casuale, a questo proposito, n.d.r). Insomma il San Paolo come terra ideale dove (ri)scoprirsi decisivo. Tornare da Londra dopo solo sei mesi non sarebbe un fallimento, ma solo un incidente di percorso per un attaccante scaricato forse troppo presto per altri lidi, mentre in Serie A ha ancora tanto da dare e dimostrare. E potrebbe farlo a Napoli, nel momento più difficile per gli azzurri. Gennaio arriverà.

GENNARO DONNARUMMA 

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