A Lisbona è Mertens show: il belga entra dalla panchina e conduce il Napoli agli ottavi!

“C’è bisogno di un giocatore in panchina che sappia cambiare l’inerzia della partita”: dirige il maestro Maurizio Sarri dalla conferenza stampa pre Benfica-Napoli, esegue Dries Mertens dopo 3 minuti dal suo ingresso in campo. Il calciatore belga è ancora una volta decisivo e con una prestazione da Oscar in poco più di mezz’ora di gioco trascina il Napoli alla qualificazione agli ottavi di finale di Champions League.

EURODRIES, PER LA STORIA

Il Napoli dei primi 45′ del Da Luz è compatto, solido e coriaceo, ma indubbiamente la goleada della Dinamo Kiev aimertens gol esultanza danni del malcapitato Besiktas indirizza notevolmente l’andamento della gara. Nonché dell’assegnazione del primo e secondo posto del gruppo B. Primo tempo che scorre veloce, con qualche nota alta da parte delle due squadre, intenzionate a promettersi battaglia nella ripresa. E così è stato. Il momento della svolta? Minuto 57: Sarri chiama a sé il folletto di Leuven, dandogli le ultime indicazioni prima della sostituzione. Ingresso in campo al posto di un generoso Gabbiadini e dopo soli 3 minuti assist illuminante per l’accorrente Callejon che beffa il portiere avversario. Il belga ha una marcia in più, lo si nota dagli atteggiamenti in campo: si propone, chiede scambi veloci, prova ad inventare per i compagni con passaggi alle spalle dei difensori lusitani. Poi, nel momento di massimo sforzo per le Aguias, un altro Picasso: riceve dalla sinistra da Ghoulam, supera Luisao e fa esplodere un destro che si spegne alle spalle dell’incolpevole Ederson dopo aver baciato il palo. Ovazione del pubblico di fede azzurra nella Capitale. Per un giocatore così, non potrebbe essere altrimenti.

LA MUSICA CHAMPIONS

Il talento classe ’87 si conferma autentico mattatore della competizione. Quando c’è la musica della Champions Mertens si trasforma, abbacinato dalla bellezza e dall’importanza della competizione, da oltre cinquant’anni la più importante a livello europeo. In più ci sono i numeri, che evidenziano lo strepitoso momento di forma del folletto in maglia numero 14: con il gol e l’assist contro il Benfica il belga ha partecipato a 6 delle ultime 8 marcature del Napoli in Coppa, con 4 reti e 2 assist. Esterno sinistro o punta centrale, che differenza fa? Mertens è il classico esempio di umiltà: ha capito le difficoltà della squadra dopo l’infortunio di Milik, calandosi nella difficile parte del ruolo di attaccante. I risultati sono stati altalenanti, come era anche giusto attendersi, ma l’ex PSV non si è mai perso d’animo, anzi. Tutt’altro che arduo immaginare la voglia, quasi la smania che aveva in panchina al Da Luz in attesa del suo momento, ben conscio dei numeri e dello stato di forma in cui si trovava. Momento che poi è arrivato e la dinamo si è accesa, non lasciando scampo agli uomini di Rui Vitória.

Un Napoli che dunque può guardare con fiducia ai prossimi impegni europei. Con un Mertens così, pressoché inebriato della musichetta della Champions, si possono dormire sogni tranquilli.

Francesco Vassura

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