3° POSTO Napoli-Torino 5-3: è l’apoteosi del gioco di Sarri. L’esaltazione, lo spettacolo. E, perché no, lo show degli errori. Da una parte e dall’altra. Per gli spettatori neutrali, ma anche per le rispettive tifoserie delle due squadre è una gara tutta da gustare. Ma è soprattutto la consacrazione definitiva di Dries Mertens . La follia che sposa la magia. La pienezza del calcio in un metro e sessantanove. Amplificarsi per quasi annientarsi. Dries cala il poker, distrugge ogni storia, si prende il Napoli, il San Paolo e il cuore dei tifosi. Con annessi e connessi. Prima stravolge la gara con una tripletta in nove minuti, poi al 79’ riporta l’impianto di Fuorigrotta magicamente al 24 febbraio del 1985. Diego defilato sulla sinistra scavalca il portiere con un pallonetto di sinistro; Dries spostato sulla destra scavalca il portiere con una parabola con il suo destro. Il Torino ne fa un altro e porta il risultato sul 5-3. Ma di fronte a cotanta bellezza, di squadra e individuale, non si può che rimanere ammaliati. Folgorati dalla magnificenza del gioco azzurro e delle emozioni regalate a chi, su quegli spalti, continuerà a cantare fino alla fine. Il Napoli ritorna 3° in classifica, mette nel mirino la Roma. E, chissà, forse torna a mettere paura anche alla “Vecchia Signora”. Intanto, forse, anche il Real trema. 2° POSTO Napoli-Benfica 4-2: una delle sfide più emozionanti di questo primo scorcio di stagione azzurra. Un Napoli travolgente annienta il Benfica. La vetta del Girone B è presa – nella prima gara di Champions League casalinga dopo le ultime due maledette (Arsenal, l’11 dicembre 2013, vittoria per 2 a 0 che non basta per accedere agli ottavi; Athletico Bilbao 14 agosto 2014, sfida valida per i preliminari che termina 1-1). Eppure, l’inizio non è dei più semplici: occasione sprecata da Milik, due occasioni nitide per il Benfica, infortunio di Albiol ed esordio assoluto di Maksimovic. Serve la capocciata di Hamsik a sbloccare gara e annientare le paure. Da lì in poi è tutto un turbinio di emozioni. E tutte nella ripresa. Mertens incanta con una prodezza da calcio da fermo. Julio Cesar in totale confusione regala la possibilità a Milik di riscattarsi dagli undici metri: il polacco non sbaglia. E ancora Julio Cesar, e ancora Mertens. Quattro perle. Quattro magie che incantano i 40.000 del San Paolo…. e un po’ gli stessi azzurri, che si lasciano sorprendere per ben due volte nel giro di sedici minuti: 70’ Guedes e 86’ Salvio. Tanto per regalarsi qualche minuto da cardiopalma. Un iniezione di veleno, tanto per sentire scorrere lungo la schiena brividi gelidi. Fischia l’arbitro. Il risultato è schiacciante. La vetta è presa. 1° POSTO Napoli-Frosinone 4-0: era il 14 maggio. Era l’ultima di campionato. Era la sfida che avrebbe spaccato il campionato e il futuro del Napoli. Si gioca al San Paolo, ma sembra di stare in Argentina: uno stadio intero per un solo calciatore, per un solo uomo. Hamsik sblocca la gara al 44’ del primo tempo. Poi è veramente solo Higuain contro il Frosinone. Tripletta e record di reti in campionato, strappando dal podio più alto Nordahl. Tre sinfonie indimenticabili. Emozioni uniche, sotto una pioggia che sembrava già nascondere malinconia. Pioggia che mischia felicità, lacrime di gioia, lacrime di dolore di lì a poco. Il Napoli è in Champions League, e ci entra dalla porta principale. Il giusto epilogo di una cavalcata trionfale che ha visto gli azzurri prendersi la vetta del campionato per otto volte e per sette giornate consecutive. La Roma non può fare altro che accontentarsi dei preliminari. Il San Paolo è una bolgia, ogni attimo resta inciso per sempre nella memoria di tutti i napoletani…. Se solo il finale (non di gara) fosse stato diverso… Eppure, nonostante tutto, certe faccende restano legate al passato, ma certe emozioni saranno eterne.
Gran calcio, lezioni di football ad ogni latitudine, dal campionato alla Champions senza distinzione. Se c’è qualcosa che, più di tutto, resterà incorniciato a dovere in questo 2016 in tinto d’azzurro è stato il responso del campo. Certo, non quello che riempie d’orgoglio e spazio le bacheche, ma tra traguardi raggiunti e una pioggia, incessante, d’emozioni l’anno che va a concludersi è stato costellato da grandi prestazioni , gare emozionanti in grado di riempire gli occhi di tifosi ed appassionati. Ecco le tre gare più belle del 2016 scelte dalla nostra redazione.
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