Davide Marfella è senza dubbio la sorpresa più lieta di questa prima parte di stagione. Il portiere classe ’99, arrivato lo scorso gennaio dalla Puteolana, ha saputo mettersi a disposizione della squadra e del tecnico Saurini, accettando le scelte che inizialmente non lo vedevano titolare. E la pazienza ha pagato. Sì, perché Marfella è partito per essere il numero 12 di questo Napoli alle spalle di Maurizio Schaeper, altro talento nominato lo scorso anno miglior portiere italiano classe ’99. Questo ci fa capire ancora di più quanto sia stata progressiva la crescita dell’estremo difensore partenopeo. Da ricordare quest’anno le memorabili prestazioni in Youth League in quel di Istanbul, dove ha parato un rigore al Besiktas (regalando la prima vittoria europea agli azzurrini), e le innumerevoli parate che l’hanno reso il migliore in campo nella sfida, decisiva ai fini del passaggio del turno, con il Benfica, poi purtroppo persa. Sicurezza tra i pali, reattività da felino e personalità da vendere. Queste le qualità che hanno permesso a Marfella di prendersi il posto da titolare e che lo rendono uno migliori prospetti del settore giovanile napoletano. Se il Napoli nella stagione in corso è arrivato a giocarsi fino all’ultima partita la qualificazione agli ottavi di finale di Youth League (poi persa con il Benfica), e al momento staziona all’8° posto in campionato (a soli 5 punti dalla zona playoff), gran parte del merito va attribuito a Luigi Liguori. Il funambolico esterno offensivo classe ’98 è stato senza dubbio l’uomo in più della squadra azzurra. 10 gol fin qui, di cui 7 in campionato, fanno di Liguori il giocatore più incisivo degli azzurrini. Dentro l’area, con il tiro da fuori e su punizione. L’attaccante di Saurini sa rendersi pericoloso in qualsiasi maniera. Le sue giocate nello stretto e i suoi dribbling ubriacanti lo rendono un’arma micidiale a cui affidarsi. Nonostante un fisico non proprio da ‘Marcantonio’, Liguori riesce sempre a tenere botta nei contrasti, aiutato dal suo baricentro basso. Deve migliorare, però, nella gestione della tensione accumulata in partita. Certo è che se nel 2017 Liguori dovesse confermare la crescita mostrata nell’ultimo anno, i partenopei potrebbero presto ritrovarsi in casa ‘il nuovo Insigne’. L’uomo copertina della Primavera azzurra è senz’altro lui: Antonio Negro. L’attaccante classe ’98 è stato il grande protagonista della scorsa stagione, chiusa con la vittoria del titolo di capocannoniere del girone C, con la bellezza di 22 gol realizzati. Un’enormità se consideriamo il campionato di basso livello condotto dalla squadra partenopea. Lui però è cresciuto tantissimo. Sia fisicamente che tatticamente, tant’è che la società ha provveduto a blindarlo con un contratto da 5 anni e Maurizio Sarri l’ha già testato in ritiro a Dimaro, oltre che in vari allenamenti svolti in quel di Castel Volturno. La nuova stagione non è cominciata sulla straordinaria scia della scorsa: 4 gol in campionato, 1 in Youth League e 1 in Coppa Italia il suo score. Troppo poco per un bomber come lui, a cui però vanno aggiunti tanti assist e giocate utili per i compagni. Vanno migliorati alcuni aspetti personali che spesso l’hanno limitato. Il talento però è indiscusso, così come i margini di miglioramento che sembrano infiniti. Il Napoli crede tantissimo in lui, così come i compagni e il tecnico Saurini. La qualificazione ai playoff in campionato passa, soprattutto, dalla sua volontà e dalle sue prestazioni. Senz’altro Negro ha tutte le potenzialità per diventare il centravanti della prima squadra del futuro.
TOP PRIMAVERA NAPOLI / Il 2017 è ormai alle porte e noi di SpazioNapoli abbiamo deciso di stilare particolari classifiche inerenti l’anno appena trascorso. Chi sono stati i migliori tre azzurrini del 2016? Scopriamolo insieme…
TOP PRIMAVERA NAPOLI, SCOPRI I MIGLIORI DEL 2016
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Pasquale Giacometti
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