Le pagelle di Napoli-Fiorentina: Callejon punisce, Reina protegge e Hamsik illumina. Pavoletti rimandato a giudizio

Reina 7: Pronti, via e deve subito guardarsi dai problemi. I primi 45′ trascorrono tra lampi della Fiorentina e palleggio del Napoli. Dal canto suo, ha da tenere la concentrazione sempre alta. E riesce con successo. Attento sul diagonale rasoterra di Bernardeschi, mastodontico sul colpo di testa ravvicinato di Astori. Una perla che salva il Napoli. Tornato definitivamente?

Hysaj 6,5: Dalle sue parti la Fiorentina latita un po’, con Bernardeschi che tende a convergere verso l’interno e Olivera che non fa sentire il proprio peso in fase offensiva. Lui coglie la palla al balzo, soffre poco e spinge con costanza. Sul finale di primo tempo chiude la porta a Bernardeschi che aveva provato a imbeccare un compagno lanciato a rete. Lo stesso numero 10 viola cerca di involarsi ad avvio di ripresa, lui copre bene e guadagna un calcio di punizione. Si sposta a sinistra con l’ingresso di Maggio e ricopre il ruolo in maniera egregia. Ingenuo in occasione dell’espulsione.

Maksimovic 6,5: Kalinic non è un cliente semplice ma lui salvaguarda l’onore. I primi quarantacinque minuti del croato sono un continuo girovagare senza meta. Lui tiene bene la posizione con il compagno Albiol, soffre soltanto in un frangente e porta a casa la pagnotta. Meglio di Tonelli, che l’aveva spodestato a Milano, in fase di impostazione. Dà sempre un buon contributo con la palla tra i piedi.

Albiol 6,5: Un errore porta la sua firma, condivisa con quella di Strinic: su un traversone da sinistra si fa scavalcare dalla sfera. Kalinic, ben appostato alle sue spalle, cestina. Sospiro di sollievo immenso e contromisure scattate all’istante. Il resto del primo tempo è esente da sofferenze particolari, lui tiene bene le redini del reparto e in fase di impostazione sale in cattedra. Professore.

Strinic 6: Dalle sue parti c’è poco da difendere, Chiesa – nel primo tempo – non lo prende mai d’infilata. Lui se la cava bene e poi cambia marcia, tenta le scorribande. Alterna giocate illuminanti ad altre confuse quando si tratta di creare problemi a Sanchez e compagni. I tentativi di traversone vengono sovente murati dalla retroguardia toscana. Ci sarà il tempo di lavorare all’intesa con Pavoletti. Quella con Hamsik, invece, non manca. (Dal 60′ Maggio 6,5: Entra bene in partita, chiamato in causa per i problemi fisici di Strinic. Chiude bene in una situazione d’attacco per la Fiorentina e ben figura malgrado la penuria nel minutaggio).

Zielinski 6,5: Ha l’eleganza dei migliori e la disinvoltura di un campione già affermato. Tenta spesso il numero, la giocata da proverbiale bocca aperta. Utile al dilettevole: serve per creare superiorità numerica. Ha classe da vendere e la dimostra nella sua interezza. Però, talvolta, si perde quando c’è da concretizzare. Il peso a metà campo è notevole, quello offensivo scarseggia. Latita un po’ negli inserimenti, ma – a tratti – regala lampi di calcio.

Diawara 6,5: Alternato a Jorginho, ha il pregio di garantire più legna dell’italo-brasiliano in mediana. Le geometrie, poi sono delle migliori: imbecca i compagni con qualche giocata illuminante. Dietro fa avvertire il proprio peso quando si tratta di rinculare, se Bernardeschi punge poco è (anche) merito suo. Straordinaria, poi, la capacità di apparire un veterano in ogni circostanza. Ha da compiere tante scelte, ma le indovina sempre tutte.

Hamsik 7: A tratti. Tante luci, poche ombre. Belli i filtranti illuminanti per Strinic e Insigne, un po’ meno il retropassaggio che lancia in contropiede Bernardeschi. Quando gioca in verticale insegna calcio, quando rifinisce per i compagni è luce in un oceano nero. Ha l’intelligenza tattica di osservare Callejon, la prontezza di servirgli una palla perfetta. Lo spagnolo ringrazia e insacca: tutto fantastico. Tutto così… Sarriano. (Dal 82′ Allan s.v.)

Callejon 7,5: L’onnipresente in maglia azzurra, nera per l’occasione, colpisce anche stasera. Il goal è un elogio alla sua duttilità: inserimento alla… Callejon, incocciata forte da centravanti navigato. Sa fare tutto e bene, benissimo. Eccelle in qualsiasi mansione. S’accentra per prestare servizio a Pavoletti, s’allarga per combinare con Hysaj prima e Maggio poi. E, soprattutto, ha la tempra dura di chi sa che incassare calci è parte dello sport. I difensori viola lo prendono di mira, provano ad abbatterlo dal primo minuto. Lui evade, sbuca e colpisce.

Pavoletti 5,5: L’esordio tanto atteso non è andato come sperato. Pazienza, non è necessariamente una nota negativa. D’altronde il tempo c’è, moderatamente. I 64′ contro la Fiorentina sono solo un assaggio. Non del tutto positivo, certo. Gira un po’ a vuoto, pesta i piedi ai compagni e – in generale – risulta ancora avulso dal gioco di Sarri. Qualche giocata positiva di certo non manca: bello il movimento a tagliare che gli permette di presentarsi a tu per tu con Tatarusanu (senza possibilità di concludere), bello anche un “velo” volto a smarcare Insigne. Da rivedere – toh! – sotto porta: divora un goal a metà primo tempo. (Dal 64′ Mertens 6: Partecipa attivamente alla resistenza finale, sfiora il goal in due situazioni. Peccato.)

Insigne 7: Sanchez è un centrocampista adattato al centro della difesa, eppure si rivela un muro alle prime battute. Poi, però, Lorenzo prende le misure, intuisce come far crollare le certezze del colombiano. Va diverse volte vicino al goal, si perde sotto porta e in un contropiede finale gestito male insieme a Mertens. Lo meriterebbe per come ammattisce la retroguardia viola e, soprattutto, a conclusione di una tre giorni magnifica.

Calzona 6,5: Con Sarri squalificato prende le redini e conquista un altro successo. Porta fortuna e seguace del mister. Il suo Napoli è invariato, le disposizioni le esegue alla perfezione malgrado l’assenza del suo punto di riferimento. La mossa Pavoletti è audace ma non rende come sperato. Ci sarà tempo per lavorarci. Per il resto il canovaccio è lo stesso di sempre, con il classico palleggio avvolgente. Nota per merito: il “suo” Napoli salvaguarda la porta inviolata. Non accadeva dall’11 dicembre.

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