Silvio Pagliari, agente di Manolo Gabbiadini, è intervenuto sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, per commentare la trattativa che ha portato l’ex azzurro a vestire la maglia del Southampton:
“E’ stato un bel lavoro da parte di tutti, si è capito anche quando c’è una storia d’amore con Napoli e il presidente che non voleva lasciare Manolo.Io fino a quando non ho visto le firme non c’ho creduto, perché lui si voleva inventare qualcosa per fermare la trattativa.
E’ stato un gran signore, non era giusto tarpargli le ali per la sua carriera, si è accontentato anche di cifre non conformi al suo reale valore. Ci sono situazioni nel calcio quando vai via a malincuore per il bene di tutti, poi Manolo avrebbe trovato pochissimo spazio da qui a giugno. Col rientro di Milik, a cui faccio un grande in bocca al lupo, e Mertens inserito centravanti, sarebbe stato complicato.
Voglio citare anche Chiavelli che è una figura importante nella società, con Giuntoli invece abbiamo parlato nottate intere a telefono per far capire che questo trasferimento andava fatto. Con Giuntoli il rapporto va oltre quello professionale, in più mettere d’accordo tante teste non era semplice.
Ci siamo ritrovati ad uscire fuori da questa situazione da grandi professionisti, la situazione anche con Giuntoli e il presidente è stata gestita al meglio. Quando ho visto la partita col Palermo e non si vinceva, ho pensato che il presidente volesse bloccare tutto. Il ricordo più bello di Manolo a Napoli? Sicuramente l’arrivo a Capodichino dove è stato accolto da grande giocatore, i tifosi napoletani hanno poi conosciuto anche l’uomo. Sono stati diciotto mesi in chiaroscuro, ma alla fine si può dire che il bilancio è positivo“.
Ecco quanto aggiunto ai microfoni di Radio Marte: “Sarri è un grande allenatore, ma con Manolo non è scoccata la scintilla. L’avevo capito diciotto mesi fa e mi avevano deriso! De Laurentiis non voleva cederlo, ma è stato di parola. Prima del Palermo disse ‘stai tranquillo, per il tuo bene mi sacrifico io'”.