L’edizione bolognese del Corriere di Bologna scrive a proposito di Amadou Diawara:
“I fischi, quelli non si negano a nessuno. Ci saranno e si faranno anche sentire perché, semplicemente, funziona così e, allora, Amadou Diawara le salve sonore dei tifosi dovrà metterle in conto questa sera quando tornerà al Dall’Ara con indosso la nuova maglia.
Ci saranno e si faranno sentire, si diceva, perché la vita è anche una questione di comportamenti e quello del centrocampista, la scorsa estate, ha lasciato più che interdetti. Eppure, al di là dei fischi che non mancheranno, non è verosimile attendersi chissà quale animosità nei suoi confronti, anche perché i tifosi del Bologna, pur non dimenticando, preferiscono guardare avanti. Non si hanno notizie di striscioni polemici che lo mettano alla berlina, e non è nemmeno troppo probabile che dalla curva gli diano un’importanza tale da riservargli qualche coro di scherno.
Il guineano scelse nel peggiore dei modi di non lasciare sue tracce più profonde. Del resto, la sua cessione forzata ha portato denaro nelle casse e ha consentito alla società di progettare un centrocampo nel quale la sua mancanza non si è di fatto mai sentita
Diawara non è rimpianto e basterebbe questo per chiudere il discorso nell’indifferenza, che può fare ancora più male dei fischi. Anche per questo il ritorno di Diawara scivolerà via come è accaduto appunto nel caso di Diamanti: pregasi prendere nota dei fischi, una riga in cronaca. Il presente, e il futuro, invitano a non perdere tempo né energie nei confronti di che non li ha riservati a te”.