La vendetta è un piatto che va servito freddo. Ed è proprio in una fredda e bagnata serata allo stadio Dall’Ara di Bologna che il Napoli si vendica della dura sconfitta della passata stagione. Oltre al ko di Udine, quello dello scorso anno in terra bolognese è stato il più pesante da subire mettendo in luce i limiti di quel Napoli ed infrangendo i sogni scudetto. Mattia Destro con una doppietta aveva steso gli azzurri, mentre sabato è stato quasi nullo facendosi parare anche un rigore da uno strepitoso Pepe Reina.
Un Napoli diverso, senza mister 36 reti ma con un’intesa di squadra eccezionale. I giocatori si trovano a memoria, conoscono i movimenti dei compagni e sanno quando servire il pallone vincente. Mertens cannoniere è stata una piacevole sorpresa, Zielinski si è rivelato un acquisto davvero azzeccato e Hamsik è l’eterno capitano che migliora di anno in anno.
La sconfitta dello scorso campionato aveva ridotto il morale degli azzurri; la vittoria di questa giornata invece dà alla squadra consapevolezza e alza tanto il morale in casa Napoli in vista anche dell’affascinante ottavo di Champions League contro il Real Madrid.
L’era di Sarri in azzurro ha visto pochi punti bassi, come lo scorso anno: ma il tecnico ex Empoli nonostante le partenze dolorose e gli infortuni che sono capitati ha saputo adattarsi reinventando il belga come attaccante, facendolo diventare sin qui capocannoniere della Serie A con 16 reti. Inoltra la sua squadra esprime il miglior gioco nel campionato, ricevendo complimenti anche dagli avversari: in futuro, chissà, magari i complimenti potranno essere per la conquista di un trofeo e non solo per il bel gioco.