A centrocampo se il Napoli ha trovato forza, brio ed un gioco spettacolare il merito è anche di Piotr Zielinski. Il polacco, arrivato in sordina, si è preso di prepotenza le chiavi della mediana azzurra, dove con Hamsik ha trovato un’intesa perfetta. Spaventano, però, le parole sul suo futuro. 
Già nella conferenza stampa dopo la partita di Bologna Sarri era stato chiaro: “Ho paura che sia a rischio, nel senso che può entrare nell’occhio di club che propongono cifre che sarebbe dura per qualsiasi società italiana rifiutare, non soltanto per il Napoli”. Dichiarazioni che non meritano ulteriori traduzioni. Il Mattino, quindi, ha cercato di ripercorrere le tappe del successo del gioiellino polacco, partendo proprio dalla sfida d’andata con il Bologna. Fu lì che Zielinski iniziò a far capire il suo immenso talento, contribuendo con Milik a cambiare le sorti di una partita che era fissa sul pari. Il ragazzo, però, è stato sempre con i piedi per terra. Così che alle sirene di Liverpool e Milan restò piuttosto disincantato, avendo trovato ad Empoli il suo posto nel mondo. Ma la chiamata di Sarri e del Napoli alla fine lo convinsero a cambiare maglia. Ora la clausola di 70 milioni ed i fari puntati addosso da mezza Europa.
Un patrimonio inestimabile dunque nella miniera azzurra. A soli diciotto anni esordiva in serie A subentrando al posto del napoletano Di Natale in una sfida tra Napoli e Udinese; ora, a distanza di quattro anni, è fulcro degli azzurri e destinato a diventare un top player.