Miracolo a Milano, come il film di De Sica, è probabilmente il titolo più adatto a questa storia: Edinson Cavani non vuole saltare la partita con l’Inter e sta facendo di tutto, ma proprio tutto, per recuperare. E ieri sera, dopo l’allenamento e una serie infinita di terapie, le possibilità di vederlo in campo sono schizzate al 50 percento. Un gioco di statistiche, certo. Ma tant’è. E se una notte con le fasce zincate, una mega- sessione di massaggi e poi il lavoro sul campo hanno incrementato le speranze di vederlo all’opera in appena 24 ore, allora vuol dire che Edy è tornato in lizza. Il miracolo è possibile. Ma sbilanciarsi non ha senso: c’è una notte di mezzo.
IL TEST -E allora, il viaggio del Matador. Un viaggio attraverso il dolore e i sacrifici. Accompagnato per mano dallostaff medico azzurro che, tra l’altro, non è nuovo a certe imprese: chiedere a Lavezzi, in campo con il Milan – e mai più uscito fuori – appena quattro giorni dopo l’infortunio rimediato a Manchester con il City. Il nodo- Cavani, però, è un tantino più intricato: lui ha rimediato una brutta distorsione alla caviglia destra con il Villarreal, e mercoledì mattina riusciva a stento a camminare. Zoppicava proprio: un po’ per non caricare, un po’ perché faceva male. Poi, ieri, è sceso in campo e ha cominciato a fare esercizi mirati. A corricchiare dimostrando progressi eccezionali. In sintesi? Oggi sarà, quanto mai decisivo, l’ultimo test: bisognerà innanzitutto vedere la reazione della caviglia dopo una notte e poi valutare quali e quanti ulteriori progressi sono stati compiuti. La sua volontà è unica: giocare. Punto e basta. Ma spetta a Mazzarri e al dottor De Nicola: il tecnico e il medico dovranno vederloall’opera.
LE FASCE -Edinson non ci sta, a far cantare gli altri due tenori alla Scala del calcio senza lui. Non vuole proprio perdersela, questa sfida da scudetto. E, a dirla tutta, non ha alcuna intenzione di disertare anche i due impegni con la Nazionale: Uruguay-Bolivia (7 ottobre a Montevideo) e Paraguay- Uruguay (11 ottobre a Asuncion), partite valide per le qualificazioni al Mondiale 2014. Di volontà, come detto, ne ha a bizzeffe. E anche l’impegno dello staff medico è totale. Sono questi i segreti per centrare l’impresa. E poi, le fasce zincate: fasce forate che rilasciano ossido di zinco da tenere sulla caviglia anche durante la notte. Non resta che attendere. Se non ce la farà, dentro uno tra Pandev e Mascara.
Fonte: Corriere dello Sport