Mancano poche ore al fischio d’inizio di Real Madrid-Napoli, e l’ansia cresce sempre più. Una sfida storica, già indimenticabile ancor prima di essere disputata. Un sogno diventato realtà: sfidare i campioni in carica, ma con la consapevolezza di non avere nulla da perdere. Il Napoli arriva a Madrid con la certezza delle proprie armi e qualità. Una di queste siede in panchina: Maurizio Sarri. Il tecnico toscano avrà la possibilità di mettere in campo – e che campo – tutte le sue idee, la sua filosofia di calcio. Tutto il suo bagaglio d’esperienza.
La sfida tra Real Madrid e Napoli sarà anche la sfida tra due filosofie di gioco totalmente diverse. Zinedine Zidane, da quando allena i Galacticos, ha provato a trasmettere le sue idee di calcio, soprattutto per cercare di dare un equilibrio a una squadra “squilibrata” da sempre. Il tecnico francese ha dimostrato di saper lavorare bene, rinunciando allo spettacolo – che il Bernabeu sempre chiede -, procurandosi magari anche qualche ‘nemico’. Ma i risultati non sono di certo mancati.
Eppure, analizzando il gioco del Real si notano ancora tante difficoltà da parte degli uomini di Zidane nell’interpretare soprattutto la fase di non possesso: linea difensiva spesso sfilacciata; poca collaborazione da parte del resto della squadra. Ma, in compenso, i Blancos mostrano tante altre qualità in fase di possesso palla.
Tanti errori, sia individuali che di reparto, da parte del Real in fase di non possesso:
Marcelo resta senz’altro l’anello debole della fase difensiva del Real Madrid. Ma il resto del reparto, così come gli altri due reparti, non brillano per rapidità di lettura delle varie situazioni di gioco:
FASE DIFENSIVA: LA SCUOLA ITALIANA DI ZIDANE
Tante cose, come detto, non funzionano. Soprattutto per distrazioni individuali, perché, nel complesso, Zidane pare essere riuscito a trasmettere una organizzazione di squadra in fase di non possesso che non si è visto così tante volte negli ultimi anni:
FASE OFFENSIVA: LA VERA ARMA DEL REAL MADRID
Una prima precisazione va fatta sul calcio d’inizio del Real: così come il Napoli, anche Zidane preferisce l’apertura lunga per l’inserimento di Ronaldo:
La fase di impostazione bassa si basa quasi esclusivamente sul lavoro di Kroos e dei centrali di difesa. Il regista tedesco si abbassa tra i due centrali in modo da creare una sorta di difesa a tre per favorire lo scorrimento palla da una zona di campo all’altra e per cercare di aprire il gioco in ampiezza. La restante fase offensiva si basa molto sugli inserimenti senza palla degli interni di centrocampo, sugli spunti individuali delle tre stelle offensive (anche se Bale mancherà), sulle sovrapposizioni dei terzini, e sulle abilità di Benzema e Ronaldo nello scambiarsi continuamente posizione:
Quando poi risulta complicato gestire il pallone tra i tre reparti, si preferisce il lancio lungo sfruttando le capacità infinite nel colpo di testa di Ronaldo:
L’ampiezza e le sovrapposizioni, oltre a Benzema che tende ad allargarsi per lasciare spazio centrale a Ronaldo, sono le altre armi del Real per arrivare al goal:
Salvatore Nappo
RIPRODUZIONE RISERVATA
Home » Ultim'ora sul Calcio Napoli, le news » LAVAGNA TATTICA - Analizzando il Real Madrid: fase difensiva anello debole, fase offensiva dalle transizioni agli inserimenti