Pardo perplesso: “Quando il Napoli non fa gioco diventa fragile. Sarri non contempla la prima punta, bisogna trovare il piano B”

Il giornalista di Mediaset Premium, Pierluigi Pardo, è intervenuto durante il programma radiofonico ‘Si Gonfia la Rete‘, in onda sulle frequenze di Radio Crc. Il giornalista sportivo, conduttore di ‘Tiki Taka‘, ha espresso il suo parere in merito al momento attuale che sta vivendo il Napoli, dopo la sconfitta in casa contro l’Atalanta e in vista dei match da dentro o fuori contro Juventus, Roma e Real Madrid.

Queste le sue dichiarazioni“Secondo me, il dato più inquietante, è che se il Napoli abbassa la sua intensità esce dalle sue sicurezze tecniche e diventa una squadra abbastanza fragile. Nel calcio si cambia da una partita all’altra, basta pensare a Ranieri, che in pochi mesi è passato dalla gloria al licenziamento. Il calcio è fatto così e molto veloce nel cambiare i suoi scenari. Il Napoli è meraviglioso quando riesce a giocare il suo calcio, ma deve migliorare quando non riesce a giocarlo. Il famoso piano B serve a tutte le grandi squadre“.

Sulla differenza di carattere tra Roma e NapoliNainggolan in questo momento incarna questo tipo di attitudine caratteriale, ma anche De Rossi è un giocatore con quelle caratteristiche. Penso che il problema, però, riguarda maggiormente il famoso piano B. Il Napoli è una squadra che quando non riesce, per qualche motivo, a trovare la sua strada va in difficoltà”.

Sulla sconfitta degli azzurri contro l’AtalantaLa partita dell’altro giorno è grave, perché spalanca scenari che possono essere potenzialmente pericolosi. Era una partita da vincere in tutti i modi, anche senza brillare, anche aspettando. Non credo che ci siano grandi rischi sul terzo posto. La vittoria contemporanea della Roma è quasi incoraggiante. Attenzione alla Lazio, perché è una squadra tosta. Ha qualcosa di meno dal punto di vista tecnico, ma ha delle doti caratteriali importanti. E poi veramente attenzione all’Atalanta che è un qualcosa di più di una semplice meteora o sorpresa“.

Su Sarri“L’altro giorno mi aspettavo qualcosa di più, attraverso sistemi di gioco anche diversi. Il problema è che il Napoli la prima punta non la ama, Sarri non la contempla, visto la grande qualità del gioco che ha con i piccoli. Quando c’è una prima punta non viene servita con i cross e addirittura, però, l’altra volta si è finiti, giustamente, con il doppio centravanti. Da parte di Sarri c’è da migliorare sulla gestione delle alternative, è una cosa che diciamo da sempre”.

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