Il ds dell’Empoli Carli: “Sarri un pazzo furioso che mi conquistò, rischiammo di fare a pugni”

Ossessivo, testone, “pazzo furioso”. Così il ds dell’Empoli, Marcello Carli, definisce Maurizio Sarri in un’intervista a La Gazzetta dello Sport.

Per l’Empoli scelsi Sarri perché mi ricordavo di un pazzo furioso sulla panchina della Sangiovannese e del Sansovino. Un pazzo che però mi aveva rimandato delle emozioni. E fa nulla se veniva da alcuni esoneri. E’ un fuoriclasse nonché amico vero, anche se qualche volta abbiamo rischiato di fare a pugni, ma quelli veri. E’ un testone intelligente“.

Ora al Napoli fa giocare benissimo la squadra e ha appena vinto la panchina d’oro, ma Empoli è stato il suo trampolino di lancio: “Aveva bisogno di essere affiancato da persone serie. Lui si è fidato, lo abbiamo difeso fortemente quando aveva fatto solo 3 punti in 9 partite. E in Serie A gli prolungammo il contratto dopo 5 k.0. di fila. C’è così tanta stima fra noi che a volte mi son permesso di dirgli cose che non avrei mai detto a nessun altro allenatore“.

Sarri meticoloso? No, è “ossessivo“: “Se non riusciva a preparare gli schemi per i calci di punizioni, magari a causa del forte vento, andava via inferocito convinto che la domenica avremmo preso gol proprio da punizione“.

Infine Sarri a Napoli: “Temeva il rapporto con campioni, ma Hamsik e Higuain lo adoravano. Il fuoriclasse ama chi lo fa giocare bene. Se resterà a Napoli? Non deve dimenticarci che De Laurentiis ha avuto il coraggio di dargli una panchina importante, cosa che molti altri non hanno fatto. Inoltre Maurizio ha bisogno di un ambiente adatto a lui per rendere al meglio: in questo senso Napoli è perfetta“.

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