Il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis, il giorno dopo Napoli-Udinese, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss.
Queste le sue parole, qui evidenziate dalla nostra redazione: “In primis auguri ai tifosi che ieri erano al San Paolo. Eravamo 37.500! Abbiamo implementato l’organico di ben 5 unità per far sì che portassimo il Napoli in Cina, Stati Uniti, Sud America e Australia. Non sono solo 12 milioni i tifosi azzurri nel mondo come credevamo, ma sono molti di più. Poi auguri a Sarri e alla famiglia, alla squadra, a tutti i collaboratori e alla Filmauro“.
Su Napoli-Udinese: “Senza alludere a nessuno, noi non facciamo i catenacciari. Sono uomo di spettacolo ed è stupendo avere una squadra che gioca questo calcio. Non bisogna però peccare di superbia. In tanti criticano, parlano di esperienza, mio padre avrebbe detto jativenne“.
Ancora: “Sulla stagione? Abbiamo gli stessi punti dello scorso anno nonostante quest’anno avessimo la Champions e non l’Europa league, quindi con un dispendio di energie maggiore. 95 gol segnati e tra l’altro senza Milik, che all’inizio aveva fatto ben 7 gol. In campionato nelle ultime 18 ne abbiamo vinte 14 e pareggiate 3. Nel girone di ritorno abbiamo fatto gli stessi punti della Juventus. In Coppa Italia siamo stati penalizzi dalla partita di andata. Ora vogliamo arrivare secondi in campionato“.
Sul Real: “Un onore giocare contro i più forti del mondo“.
Sullo Scudetto: “Piano piano ci stiamo avvicinando“.
Infine su Totò: “Uomo ordinato che non amava ripetere i ciak. Finiva tutto nell’arco di 4 ore, era un professionista. Nel ’76 lo omaggiai con un film con le immagini rielaborate delle sue opere. Demmo vita a SuperTotò, che ebbe più incassi a Roma e Milano piuttosto che a Napoli. Lo conobbi, mi fece pena quando stava girando un film con Pasolini e non ci vedeva praticamente più. Mi strinse la mano, fu emozionante“.