Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc durante la trasmissione “Si Gonfia la Rete” per parlare della vigilia dello scudetto, del settore giovanile e di tanto altro.
Queste le sue parole: “Il 9 maggio 87? Stavo a Soccavo con la squadra, perché almeno un giorno prima andava in ritiro. Ero io che tranquillizzavo loro “state tranquilli che domani no c’è problema”, erano loro a essere tesi. Quel Napoli era veramente il più forte del campionato, ma vincere quella partita poteva portare qualche preoccupazione. Maradona teso? Maradona è Maradona, non si sa mai: è un po’ teso, un po’ determinato. La sensazione dei tanti napoletani in rosa in quell’anno? Cannavaro ricorda con grande entusiasmo quel momento. Noi avevamo a Marianella una serie di campi di calcio, calcetto, e avevamo qualcosa come 10-12 squadre con i ragazzi presi dalla strada. Per questo c’erano tutti questi campani”.
“Io volevo che il Napoli avesse un settore giovanili ai livelli di Barcellona e Real Madrid attuali, ecco perché andammo a Marianella. Andare a Soccavo? Non ci voglio passare, piangerei soltanto. Era la casa dei calciatori del Napoli, era il Napoli. Vederla a pezzi, così, non è una cosa bella da vedere. Scudetto? Bisogna tornare a vincere, il Napoli potrebbe farcela, ma avrebbe bisogno di un paio di innesti validi, ma di altissimo livello. Anche il mio Napoli prese Romano che migliorò tantissimo la squadra. Quello che dovrebbe fare il Napoli: trovare l’uomo giusto senza cambiare niente. Callejon Mertens Insigne tra i più belli mai avuti? Il gioco di Maurizio Sarri produce tante azioni da goal, che vengono sfruttati benissimo. Un esempio, Gonzalo Higuain l’anno scorso ne ha fatti 36, quest’anno 17-18 (sono 24, ndr)”.