Marek Hamsik, storia di un ragazzo che si è fatto uomo e capitano. Potrebbe bastare questa frase a riassumere il valore di un calciatore che è riuscito ad emergere in un contesto, come quello di Napoli, dove non è sempre facile imporsi. Il centrocampista slovacco, invece, ce l’ha fatta, con caparbietà, umiltà e dichiarata voglia di restare.
UN ESORDIO CHE FU UN PRESAGIO
Classe ’87, ormai Marek non è più un ragazzino. Trent’anni il prossimo 27 luglio, s’è fatto uomo a Napoli, dove è arrivato nel 2007, quando di anni ne aveva solo venti. La sua prima partita in maglia azzurra fu contro il Cesena, in Coppa Italia; esordio condito dal goal. Un goal che presagì quella che sarebbe stata una grande annata: con 9 reti siglate in campionato, si aggiudicò il titolo di capocannoniere della squadra, e senza battere un rigore.
IL PRIMO RECORD SFIORATO: CAPOCANNONIERE PER 3 STAGIONI CONSECUTIVE
Una stagione che, a sua volta, presagì quella che sarebbe stata – e che è e sarà – una grande carriera. Centrocampista, esterno, trequartista, a tratti attaccante: Hamsik, pur con qualche plausibile momento “no” e qualche invece eccessiva critica, si è fatto valere in ogni parte del campo, macinando chilometri, divenendo il più abile negli inserimenti senza palla, gestendo il gioco e segnando. Si è proclamato capocannoniere azzurro per tre stagioni di seguito. Meglio di lui solo Diego Armando Maradona, capocannoniere per quattro campionati consecutivi.
IL SECONDO RECORD SFIORATO: I GOAL DI MARADONA
E meglio di lui, col passare degli anni, anche se per un altro traguardo, resta ancora Diego. Lo slovacco, infatti, ha segnato tanto, fino a portarsi, quest’anno, vicinissimo al record di goal di D10S. Solo due le reti che lo separano dal raggiungimento di un primato storico, spalla a spalla con il Pibe de Oro. Primato che, però, Hamsik non è riuscito a conquistare questa stagione.
L’APPUNTAMENTO SOLO RIMANDATO: “A NAPOLI ANCORA A LUNGO” 
Il calciatore, tuttavia, è stato chiaro: di tempo per raggiungere e superare il record ce n’è. Hamsik ha giurato amore a Napoli: “È nel mio cuore e voglio restarci ancora a lungo, mi ha dato tutto quello di cui ho bisogno”, ha dichiarato. Parole importanti che rassicurano i tifosi su più fronti: sul futuro del loro capitano, innanzitutto; sulla sua voglia di continuare e di continuare a far bene; sul suo altruismo, prima la squadra e poi i traguardi personali.
IL RECORD STAGIONALE: LA DOPPIA DOPPIA CIFRA
Proprio il suo altruismo – che, in questo caso, fa rima con professionalità – lo ha premiato e lo ha omaggiato di un altro record: nell’ultima partita stagionale contro la Sampdoria, Hamsik ha raggiunto la doppia cifra sia per gli assist (10) che per i goal (12), come il compagno Callejon. E, a proposito di altruismo, il primato dello slovacco ha regalato un nuovo record anche al Napoli: quella azzurra è l’unica squadra ad avere due calciatori in doppia doppia cifra.
HAMSIK, FIGLIO DI NAPOLI: GRAZIE CAPITANO
Marek Hamsik conclude con una piccola meritata soddisfazione la sua decima stagione in azzurro. Il ragazzino arrivato a Napoli senza barba ma già con la cresta, ha imparato a camminare a testa ancor più alta. Divenuto capitano non solo per la fascia che indossa, ha tatuato Napoli nel cuore promettendo di inciderla dietro la schiena in caso di tricolore. Un tricolore che sogna, un tricolore che aspetta. Proprio come tutti i napoletani che, ormai, sono suoi concittadini. Lo ha dichiarato lui stesso nella bellissima lettera indirizzata ai tifosi azzurri: “A Napoli mi sento parte di una comunità, di una famiglia che ha un posto speciale nel mio cuore”. Marek si è fatto figlio di questa terra, ha abbracciato non solo un progetto, ma un ideale. E questa terra lo ha fatto figlio suo, abbracciando non solo un calciatore, ma un uomo. Al record di Maradona questo calciatore e questa terra ci penseranno il prossimo anno; per il momento, al termine di una stagione in cui entrambi avrebbero meritato di più, si possono guardare negli occhi e dirsi grazie a vicenda.