Mino Raiola è l’indiscusso protagonista di quest’estate appena cominciata. La gestione dell’affare Donnarumma ha riempito pagine e ore di trasmissioni radiofoniche e televisive e non si accinge, ancora, alla conclusione.
Sotto i riflettori, al solito, il potente agente dell’estremo difensore classe ’99 che ha scatenato l’ira della collega RAI Paola Ferrari che ha espresso tutto il proprio disappunto ai colleghi di Libero. Queste le sue parole: “Ho deciso di fare causa a Mino Raiola. Per diffamazione. Non si può accettare tutto! Colleghi mi hanno riferito, e poi mandato materiale audio, che Raiola per tre volte ha parlato di me. Dicendo che eticamente non valgo nulla. Ha usato termini secondo me dispregiativi e offensivi”.
Il volto di 90° minuto prosegue: “Ci ho pensato alcuni giorni. Ma non è giusto che si faccia passare tutto, stavolta voglio reagire. Ha superato i limiti, non si può denigrare così una giornalista. Il suo comportamento è un po’ troppo libero, diciamo. Io non ho insultato nessuno, lui sì. Vedremo”. “Da cosa è partito tutto? Ho domandato se Donnarumma sia un esempio per i giovani. Se meriti o meno vestire la maglia della Nazionale. Sarò vecchio stampo, ma ai valori ci tengo”.