La città di Napoli si prepara per l’evento del 5 luglio, il Maradona-day, in cui verrà conferita la cittadinanza onoraria a Diego Armando Maradona.
Il popolo partenopeo non aspetta altro: una grande festa che però ha portato qualche polemica sia sulla questione sicurezza, sia sulla questione compenso da dare a Diego.
Questa mattina, Alessandro Siani, organizzatore della cerimonia, ha cercato di minimizzare le diatribe sull’ex ‘Pibe de Oro’ in un’intervista rilasciata ai microfoni del portale di Repubblica:
“Io non salirò sul palco, come già feci al Teatro San Carlo, mi occupo della direzione artistica. Sono abituato a queste polemiche, quando ho deciso di entrarci, avevo la consapevolezza, non solo di dover prestare la mia opera a titolo gratuito, ma anche di doverci investire. L’ho fatto per quello che Diego rappresenta e anche per evitare che ai napoletani fosse negato questo momento importante. Sarebbe stato uno schiaffo negare loro questo evento”.
Riuscirà a coprire tutte le spese con gli sponsor?”
Impossibile. Anche perché ne escono sempre delle altre. Oggi, ci sarà una nuova riunione in Comune. Probabilmente dovrò pagare anche circa 150 steward. Io non guadagnerò nulla. Sono entrato in questa vicenda dopo essermi incontrato con l’assessore Ciro Borriello e Stefano Ceci (assistente di Maradona, ndr). In pratica la manifestazione era naufragata, mi chiesero se volevo dare una mano a salvarla. Con gli sponsor si può pagare una parte delle spese, ma non tutte”.
E il cachet di Maradona?
“Da me non percepirà alcun cachet. Né utilizzerò sponsor per farlo. Non so chi ha messo in giro questa sciocchezza. Se Diego riceverà dei compensi per eventi collaterali non lo so. Non è una questione che mi riguarda, ne dovete parlare con il suo agente”.
Piazza Plebiscito, però, viene concessa a titolo gratuito. Non pagherete la Cosap.
“No, direi proprio di no, visto che la manifestazione è del Comune. Io mi occupo gratuitamente della direzione artistica e mi sono fatto carico anche delle spese per il palco perché quando si tratta di Diego e di una festa dedicata ai napoletani è giusto investire in prima persona”.