Nel mezzo del cammin di suo campionato, il Napoli si ritrovò per trasferte oscure. La sintesi del calendario è praticamente questa: tra aprile e maggio, ci sarà un po’ da penare. Poco male: in quel periodo, l’eventuale finale di Coppa Italia sarà solo da attendere. E il sogno Champions, poi, non si spinge così oltre…
OBBLIGO AZZURRO
Ma qualcosa porta il Napoli a non essere sereno: perché c’è quasi un obbligo, con questo percorso. Ed è quello di partire forte, a razzo, senza guardarsi indietro. L’obiettivo? Ventuno punti in sette giornate. Sì, avete capito bene: iniziare non con il piede giusto, ma con entrambi puntati verso lo scudetto. Sia chiaro: a Verona resta dura, e la rivalità c’entra fino a determinati confini. E poi c’è l’Atalanta, bestia nera: così come quel Bologna che tanto fastidio dette. Quindi, il derby in casa con il Benevento – mai pronosticabile – e la trasferta all’Olimpico con la Lazio: sì, questo il vero banco di prova. Chiudono Spal a Ferrara e il Cagliari al San Paolo: segnali definitivi per chi vuol sognare in grandissimo.
ANCORA UNA NEOPROMOSSA
Dopo il Pescara, stavolta toccherà all’Hellas Verona bagnare il debutto stagionale dei partenopei. Che allora non diventa solo la prima di una lunga serie di partite: diventa rivalità, scontro, sangue che ribolle caldo sin da subito. Ecco: magari i bollori toccherà risparmiarli per diverse occasioni. Anche perché nella prima ci vuole testa e lucidità, calma e qualità. Il Napoli sa possedersi, quando vuole. Trattenersi, quando deve. E con ben in mente il 2-2 all’Adriatico, al Bentegodi la musica dovrà necessariamente cambiare: senza pensare al ritorno del preliminare…
crico