L’avvocato Mattia Grassani, legale del Napoli è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, commentando a caldo l’esito del lodo arbitrale nella controversia tra il Napoli e Gonzalo Higuain.
Queste le sue dichiarazioni: “Higuain, dopo aver usufruito della famosa clausola rescissoria ed essersi trasferito alla Juventus, nel marzo 2017 ha richiesto un residuo di compensi, di somme per emolumenti, emolumenti e premi non pagati per circa 680mila euro. Dal momento che sussiste una clausola compromissoria, questa cosa doveva andare davanti al collegio arbitrale. Il Napoli ha respinto la totalità delle richieste. Durante due udienze Higuain ha poi quadruplicato la somma portandola ad oltre 2 milioni e mezzo di euro. Tutto questo consacrato in un atto integrativo del contratto. In un primo momento pensava fosse uscita la notizia da un cappello a cilindro, ma tutto è stato smentito. Il lodo oggi è arrivato e ha sancito come nessuna pretesa di Higuain sia meritevole di tutela perché consacrata in un accordo non consegnata alla Lega Serie A. Il risarcimento del danno è domanda totalmente infondata. Il dato della condanna di Higuain alle spese processuali la dice lunga sulla infondatezza delle pretese di Higuain.
Prosegue: “Oltre 50mila euro rappresentano una condanna record riguardo gli arbitrati in ambito sportivo. A differenza dei procedimenti ordinari, essendo questo un procedimento arbitrale irrituale, si tratta di una partita secca. Dunque quando scatta il 90′ nulla può essere più messo in discussione. La sentenza non può subire più nessun appello. Higuain deve arrendersi al fatto che il Napoli gli ha pagato tutto negli ultimi tre anni, non deve avere neanche un euro. Stamattina il presidente Aurelio De Laurentiis è la prima persona a cui ho comunicato la notifica del lodo arbitrale, il presidente ha espresso una più che consistente soddisfazione. Avendo conosciuto sia De Laurentiis che Higuain, penso che la questione andasse ben oltre cifre numeri. La contentezza del presidente ha come contraltare una questione personale, di rivincita, ma non sportiva, caratteriale.”