Raul Albiol, difensore centrale azzurro, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano spagnolo AS. Il difensore ha parlato di tanti argomenti, questi i passi più importanti:
“Quattro anni in azzurro sono volati. Quando Benitez mi telefonò decisi di accettare, volevo più spazio. L’ho trovato, e poi ho scoperto un posto dove sto benissimo. Un po’ napoletano? I tifosi azzurri mi hanno dato il loro affetto dal primo giorno”.
“Futuro di Reina? È fondamentale tutta l’esperienza di Pepe, dentro e fuori dal campo. Tutti speravamo nella sua permanenza. Io al Valencia? Sono di lì, quindi è normale escano queste notizie. Non si è concretizzato il ritorno, ma nemmeno ho mai provato ad andare via da qui. Da poco ho rinnovato, e sto bene”.
“Non so se chiuderò la carriera in Spagna, non voglio sapere cosa accadrà da qui a tre anni. Voglio concentrarmi sulla prossima stagione. Gruppo confermato per lo scudetto? Si parla tanto di questo aspetto, ma vincere il tricolore sarà difficile. Siamo forti e competitivi, vogliamo avvicinarci a quella quota dei 90 punti che servono per vincere. Per arrivarci dobbiamo vincere tutte le gare del girone di ritorno. Mantenere questo ritmo sarà complicato”.
“L’addio di Higuain è stato improvviso, ma siamo anche cresciuti. Questo ha consentito a Mertens di venire fuori da prima punta. Il calcio di Sarri? È molto simile a quello spagnolo. A me e Pepe ha ricordato il calcio di Luis Aragones. L’aspetto tattico è la sua malattia. Non avevo mai lavorato così, se bendassero gli occhi a un nostro calciatore saprebbe comunque cosa fare”.