Jorginho, centrocampista del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini del Corriere dello Sport. Queste le sue dichiarazioni: “Ho sensazioni giuste, di una squadra che sta crescendo da ogni punto di vista. Mi sento diverso, ho maggiore sicurezza, e questo è merito di Sarri e della squadra. Sfida col Nizza? Duro da affrontare, arriveranno qui con due partite di campionato giocate. Ci potrà dare fastidio, ma non ci interessa: vogliamo la Champions. Abbiamo il vantaggio di avere due anni di lavoro alle spalle”.
“Nelle mie potenzialità hanno creduto in pochi. Il primo fu Mandorlini. Con Benitez il primo anno mi divertii, poi lui preferì cambiare cercando un modo diverso di giocare fatto di lanci lunghi e ricerca della seconda palla. E ho sofferto questo cambio, ma non è un’accusa. C’è un ottimo feeling tra di noi, l’esperienza di due campionati ci è servita. Io leader? Sì, mi sento un leader, ma qui tutti lo siamo. Io ci metto l’allegria. Ogni partita comincia con un rito: saluto tutti quelli che vanno in campo”.
“Nazionale? Preferirei non parlarne, voglio evitare l’argomento. Quando vedi certe cose è meglio lasciar stare. Rispetto le decisioni del c.t., ma si nega l’evidenza. Scudetto? Sarà molto bello e combattuto, la Juventus parte avanti ma non è più la favorita in assoluto. Noi stiamo facendo molto bene da due anni, la Roma anche. Inter e Milan stanno acquistando grandi calciatori. Il mio sogno è quello di vincere, come tutti i miei compagni. Lo meritiamo per il calcio che mettiamo in campo. Mi sembra di avere le sensazioni gradevoli, quasi fosse la situazione perfetta. Col Nizza ci giochiamo subito tanto, ma sappiamo di avere i tifosi al nostro fianco, sono eccezionali. Ci saranno momenti difficili, ma non saremo soli perché abbiamo i nostri tifosi. La mentalità di Sarri ci ha cambiati, ma abbiamo anche tanta fame”.