L’ex centrocampista olandese del Napoli, Ruud Krol, ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi de Il Mattino. Queste le sue parole, raccolte dalla redazione di SpazioNapoli.
Poca esperienza. “Il Feyenoord ha poca esperienza internazionale, senza grandi giocatori che possano affrontare questi palcoscenici. Sono bravi, ma appena escono dall’Olanda sono fragili. Con il City l’esordio è stato choc, avevano le gambe che tremavano. Hanno capito fin da subito la differenza di valori con la squadra di Guardiola e hanno affrontato la partita impauriti ed intimoriti. La loro mentalità è quella ‘olandese’, quindi non verranno a Napoli per difendersi; al nuovo tecnico piace giocare la palla. La differenza però è che il Napoli ha tanti campioni, il Feyenoord a parte Jorgensen no“.
Gara decisiva. “Questo no, però il Napoli non può non vincere, il Feyenoord è la squadra più debole di tutto il girone”.
Mertens. “Io uno come lui non lo toglierei mai, ma naturalmente sono considerazioni personali”.
Passato difficile. “La storia divide Ajax e Rotterdam, più dei 35 chilometri tra le città. I loro ultrà intonavano cori contro gli ebrei, perché l’Ajax era la squadra del ghetto. Mio padre Kuki è stato una delle figure della resistenza olandese. In casa ha nascosto molti ebrei in fuga dai nazisti, rischiando lui stesso la propria vita”.
Spettacolo Napoli. “Mi piace quando il Napoli vince, ma ritengo che rispetto alla passata stagione lo stia facendo con più fatica. Il livello del calcio italiano è sempre molto alto. Lo Scudetto? Arriva solo se c’è continuità. Con la Spal potevano essere lasciati punti importanti e non è stato così; fino a qualche tempo fa non sarebbe andata in questo modo, ma la squadra azzurra mi sembra molto matura”.