Nel suo consueto editoriale per Tmw, il giornalista Sky Luca Marchetti ha fatto il punto sul momento del Napoli.
“Il Napoli ha confermato le sue caratteristiche anche in Europa. È uno dei migliori attacchi del continente. Se consideriamo solo il campionato il migliore (22 gol) se aggiungiamo la Champions solo City e PSG hanno fatto meglio (27 gol gli inglesi 29 i francesi). Il tridente in avanti è il secondo più prolifico in questo avvio di stagione: Mertens, Callejon e Insigne hanno realizzato 18 gol. In tutta Europa solo i tre attaccanti del Borussia Dortmund hanno fatto meglio (20) con Aubameyang che da solo nel ha fatti 13, ma per esempio in Champions non riescono a fare altrettanto bene. Non sarà che davvero ha ragione Guardiola quando dice che il Napoli è una delle migliori squadre, pur non avendo la stessa “potenza” mediatica…”
“La riflessione però coniugata al mercato e al futuro è relativa al tridente e all’infortunio di Milik (a proposito: in bocca al lupo!). Lo scorso anno quando si fece male il polacco c’era in rosa anche Gabbiadini e tutti pensavano dovesse toccare a lui. Fino a gennaio si alternò con Mertens, ma piano piano il belga fece capire che da numero nove ci poteva giocare eccome. Tanto che Pavoletti ha giocato molto meno di Gabbiadini (e nelle partite decisamente meno importanti). Insomma: lo scorso anno insegna che quel tridente non avrebbe bisogno neanche delle riserve: vanno a memoria. E che il problema della mancanza di un 9, in questo momento, nella rosa del Napoli può essere tamponato. Intanto Callejon da prima punta ha già giocato (dovesse servire) e ci sarà modo di vedere Ounas (che aveva fatto brillare gli occhi alle sue prime uscite ai tifosi del Napoli) e magari anche Leandrinho su cui Giuntoli punta molto. E poi il Napoli fino a gennaio può resistere e poi decidere che fare di Inglese: già preso all’ultimo giorno di mercato della scorsa sessione, non deve neanche convincere il Chievo se dovesse decidere di portarlo a Castelvolturno: è già scritto che può disporne quando vuole. È vero da qui a gennaio il Napoli giocherà quasi la metà delle partite ma con questa organizzazione di gioco potrebbe soffrire ancor meno del previsto…”