Intervistato da Il Mattino, il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi ha parlato dei due allenatori al top in questo momento in Italia: Maurizio Sarri e Luciano Spalletti. Ecco cosa dice sui due:
“Maurizio è brontolone come pochi altri, deve vincere lo scudetto al Napoli e poi andare al Barcellona o al Bayern perché quella è la sua dimensione. Luciano invece è più completo per certi versi, meno integralista. Se deve passare dalla difesa a 4 a quella a 5 lo fa in un paio d’ore senza problemi”.
Sui precedenti all’Empoli dei due allenatori: “Non è vero che li volevo cacciare, erano loro che se ne stavano per andare: Luciano mi disse che dopo una sconfitta col Como voleva andare via, ma gli dissi che era un bischero e doveva rimanere. Sarri fece 4 punti in 9 giornate, un giorno mi guardò e mi disse ‘Che si fa?’ Gli risposi ‘Si va avanti, mica stiamo perdendo per colpa tua’ e Sarri restò in panchina“.
Chi sono i migliori al mondo? “Dico Sarri, Spalletti, Allegri e Conte. Ce li invidiano in tutto il mondo, ma Sarri ha qualcosa di diverso. Una volta tutti seguivano le orme di Arrigo Sacchi, oggi c’è lui, c’è il sarrismo e tutti seguono la sua strada: ricerca del posssesso, voglia di dominare l’avversario, pressing alto”.
Su chi è più brontolone: “Sicuramente Maurizio: una volta disse all’arbitro ‘Ma quando vedete una maglia a strisce perdete sempre il lume’, era una battutaccia ma fu squalificato. Spalletti invece è più permaloso, sospettoso e suscettibile, a Sarri puoi dire quello che vuoi, se non gli interessa nemmeno ti ascolta. Come pregi l’allenatore dell’Inter ha il fatto di essere uno studioso, guarda calcio in continuazione anche se sembra a volte di sapere tutto. Sarri invece ha il merito di perseverare, non si smonta mai e non torna indietro”.
I commenti sono chiusi.