A Napoli arriva tutto in ritardo, anche il black friday. Il venerdì nero, anzi carbone, per gli uomini di Sarri si concretizza al 12º minuto del primo tempo. Al termine di un contropiede l’attaccante ospite buca la porta di Reina facendo crollare i sogni di gloria dei 56mila sugli spalti. Una mano gliel’ha servita il vicepresidente Edo De Laurentis, croupier inconsapevole con una dichiarazione scellerata nel pre gara.
Un dirigente minimamente esperto sa bene che i proclami non si fanno nemmeno al bar con gli amici. La gestione del clima, della tensione e della strategia infrasettimanale valgono quanto, e forse più, dei 90 minuti. L’impressione è che Allegri abbia dominato tatticamente e comunicativamente. In particolare per le notizie a singhiozzo sugli infortuni (piccoli Lazzaro che magicamente si alzano e camminano) e la pressione rilanciata sotto al Vesuvio.ù
Il Napoli ha di fatto lasciato la scena alla Juventus. Nessuna dichiarazione ufficiale, tranne quella del vicepresidente (con “Higuain in campo ne facciamo 4“), l’incontro con Salvini e qualche tweet. Simpatica, ma non determinante ai fini del gioco, il video di Ciro Mertens su Gomorra. Fattori che inevitabilmente si ripercuotono sul terreno di gioco. L’alta quota va gestita, sarà determinante non perdere la testa e controllare la ‘voce’. La ditta di Sarri é nei vertici della classifica, dovrà trasformarsi in un S.p.A per il famoso salto di qualità e trasformare i sogni in realtà.
GIANLUCA DATI
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