Un pareggio beffardo, arrivato proprio sul gong: Napoli-Roma termina 2-2. Gli azzurrini erano andati sotto nel primo tempo ma ad inizio ripresa avevano ribaltato la partita con una doppietta di Gaetano. A tempo scaduto in mischia la Roma ha trovato il pareggio. Queste le pagelle:
Schaeper 6,5: Non impeccabile sulla rete del vantaggio, la conclusione di Corlu è forte ma non angolatissima. Sembrano riemergere i fantasmi di Rotterdam, eppure l’orgoglio prevale. Si riscatta magistralmente con un paio di interventi positivi, trasmette sicurezza all’intero reparto quando deve uscire in presa alta. Sembra rinato.
Schiavi 5,5: Novanta minuti di buon livello. Parte a destra, senza soffrire troppo. Con l’ingresso di Bartiromo si sposta – ad inizio ripresa – sull’altra fascia. Riesce a limitare ove può Corlu. No, non demerita. Fino all’ultimo respiro, quando ciabatta in malo modo un pallone che termina in angolo. Da quel corner arriva il pari della Roma. Beffa fatale.
Esposito 7,5: Invalicabile. Si capisce che sarà – per lui – un pomeriggio da ricordare già nel primo tempo, quando Delly Marie Sainte lancia involontariamente Besuijen a rete. Lui rattoppa con un intervento che sa di miracolo. Ma non è un caso isolato, perché nell’arco dei novanta minuti mantiene altissimo il suo rendimento. Gli avanti giallorossi sbattono quasi sempre su di lui, di testa le agguanta tutte, respinge colpo su colpo. Capitola nel finale con i compagni, ma la sua prestazione è da ricordare.
Marie Sainte 5,5: Gioca appena un tempo, prima di capitolare per infortunio. Nei 45′ minuti in cui è in campo, non è brillantissimo: rischia di lanciare Besuijen a rete con un maldestro retropassaggio, ma Esposito mette un preziosissimo rammendo. (45′ Bartiromo 6,5: Anche per lui una prestazione più che convincente. S’impiega a destra, da terzino, con un rendimento soddisfacente: dalle sue parti la Roma fa fatica a creare problemi e pericoli. Con Esposito forma un asse difensivo niente male).
Senese 6,5: Parte largo a sinistra e difatti soffre, fin da subito, le scorribande del funambolico Corlu. Pronti via e l’11 giallorosso porta in vantaggio i suoi. Quando s’impiega centrale con l’ingresso di Bartiromo la sua partita cambia radicalmente. Aiutato da un Esposito in giornata di grazia, non sfigura e anzi limita Besuijen.
Basit 5,5: Alla fine è costretto ad alzare bandiera bianca per infortunio. Lui è uno che si spende in campo, dà sempre il massimo, ma non sempre brilla. Anzi. Con il pallone tra i piedi è impreciso, ma anche quando c’è da rattoppare e fare legna non sembra riuscire al massimo. L’impressione è che il centrocampo a due lo stia penalizzando un po’. (85′ Micillo sv)
Otranto 6: Il discorso tattico fatto per Basit vale ancor più per lui. Che quando deve fare il metronomo in un centrocampo a tre sale in cattedra, ma che nella mediana a due sembra accusare un po’ di più la fatica. In fase difensiva non brilla, il centrocampo della Roma prende il sopravvento su quello azzurro. Qualche giocata positiva con il pallone tra i piedi si nota. Porta a casa la pagnotta.
Mezzoni 7: Probabilmente la sua migliore prestazione in azzurro. Finalmente mette in mostra la sua arma migliore: la corsa. La sua gamba aiuta il Napoli a spingere nei momenti di difficoltà, quando c’è da portare a casa il risultato e la palla – invece – quanto più lontana possibile. La giocata più bella arriva nella ripresa: 70 metri di campo palla al piede superando due avversari, prima di ciccare il retropassaggio per il ben posizionato Palmieri. L’altra perla è l’assist al bacio per il 2-1 di Gaetano.
Gaetano 7,5: Non si può più parlare di questo ragazzo. Perché semplicemente il campo parla da sé. L’eurogoal con l’Atalanta ha fatto il giro dei social, i tifosi azzurri si domandano già quando gli verrà concessa un’occasione in prima squadra. In Primavera, intanto, fa faville: dopo l’ottima prestazione in Olanda, si ripete con la Roma. Ribalta la partita quasi da solo, con un preciso diagonale dopo una sgroppata e con un tap-in da distanza ravvicinata. Da fantasista e da centravanti: oltre che un talento puro, è anche multitasking.
Zerbin 6,5: Lotta, sgomita, fa a sportellate, senza trascurare la sua tecnica e il suo passo. Si dà tantissimo da fare, non sempre riesce nell’intento, ma nel secondo tempo piazza la giocata che cambia radicalmente la partita. La triangolazione con Mezzoni è di pregevolissima fattura, sul cross dell’esterno arriva il 2-1 di Gaetano. (72′ Palmieri 6: Si spende parecchio per cercare di portare il pallone lontano dall’area di rigore e magari creare qualche pericolo, ma non sempre riesce nel proprio intento).
Russo 6,5: La sua prestazione segue la falsariga di quella dei compagni. Che è un po’ un diktat di Beoni. L’abnegazione. Tanta. Corre, lotta, mette il fisico anche quando la sproporzione in centimetri con i difensori giallorossi non glielo permetterebbe. Non è un centravanti, però ha gli strappi per essere decisivo, come con l’assist per il primo goal di Gaetano. Dovrebbe affinare le capacità mentali e non intestardirsi troppo con il pallone, perché la base su cui lavorare è ottima.
Beoni 6,5: La partita sembra in salita, eppure il suo Napoli la ribalta. C’è tanto cuore nella squadra che pian piano sta iniziando a plasmare. Ma il bel gioco non manca e il secondo goal di Gaetano ne è la prova. È bravo e fortunato quando pesca Bartiromo e fa di necessità virtù, ma i due cambi forzati per infortunio lo costringono a rinunciare ad alcune scelte. Coraggiosa la decisione di inserire un altro attaccante (Palmieri) quando è in vantaggio: con la gestione precedente non sarebbe successo.
Dagli inviati a S. Antimo: Vittorio Perrone, Pasquale Giacometti, Martina Amitrano e Gaia Martino.
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