Razzismo: “Ci vorrebbe una forte risposta da parte di De Laurentiis e Sarri”

Questa grave situazione si ripropone in occasione di ogni partita della Juve, ma passa sempre sotto silenzio“.

Inizia così Il Mattino la sua riflessione contro il razzismo, che purtroppo è presente ovunque in Italia, specialmente nei confronti del Napoli e dei napoletani. La società, dopo aver subito troppo, dovrebbe reagire:

Ci vorrebbe una risposta forte di fronte ai comportamenti di questi mentecatti. Anzitutto da parte del Napoli, che in più momenti con i suoi tesserati più autorevoli, compresi De Laurentiis e Sarri, ha sottolineato la portata di queste manifestazioni razzistiche nei confronti della tifoseria napoletana. L’allenatore lo ha fatto due mesi fa dopo la partita contro l’Inter al San Paolo, dopo aver segnalato in campo all’ispettore della Procura federale i cori che partivano dal settore dei tifosi nerazzurri. Fa male pensare che quelle offese all’Allianz Stadium, la casa della Juve, si siano ascoltate proprio nel giorno in cui Koulibaly, ospite di un forum al Mattino, ha parlato della sua battaglia al razzismo, lui che venne barbaramente offeso dagli ultrà della Lazio in una partita di quasi due anni fa. Il calcio italiano conferma, anche attraverso questa vicenda, i suoi gravi limiti e il suo profondo squallore “.

Le discriminazioni territoriali nel 2017 non ci dovrebbero proprio essere, ma il problema forse è alla base, con delle multe che Il Mattino definisce (giustamente) ridicole:

Fu un errore eliminare le sanzioni più dure – chiusura dei settori dello stadio – per i cori di discriminazione territoriale. Ci venne spiegato nell’estate 2014 dal neo eletto presidente Tavecchio che bisognava farlo perché a livello internazionale quel “tipo” di razzismo non esisteva. Un unicum italiano, che riguarda soltanto Napoli e soltanto i napoletani. Come può guardare al futuro un sistema che tollera ancora questo tipo di violenza morale e che la fa passare quasi per routine? Tu offendi e io ti multo, peraltro di 10mila euro, praticamente nulla per un club che ha un fatturato da 300 milioni. Il Napoli dovrebbe combattere una battaglia quotidiana, chiedendo se necessario la revisione del codice di giustizia sportiva, affinché le sanzioni siano più aspre, ovvero adeguate a offese che vengono sistematicamente ripetute nell’indifferenza generale, ovviamente anche della Juve: mai una parola detta dai suoi dirigenti e giocatori per fermare questa campagna di odio. Domani i bianconeri torneranno in campo a Torino per affrontare la Roma: dovremo aspettarci un altro squallido show anti Napoli?“.

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