Sarà un Natale ancor più sereno in casa Napoli, dopo che ieri è arrivata la vittoria per 3-2 sulla Sampdoria. Una vittoria sofferta quanto importante, che fa tenere in mano la vetta della classifica e aiuta a recuperare la fiducia nei propri mezzi.
Per fortuna tra i mezzi del Napoli c’è Allan, l’operaio del centrocampo che segna, fa segnare e sognare compagni e tifosi. Tecnica, corsa, tenacia e altruismo: queste sono le caratteristiche che rendono il brasiliano un centrocampista fondamentale nella rosa di Sarri e lo sarebbe in qualunque altra.
Allan è semplicemente il prototipo del centrocampista tuttofare: incursioni e inserimenti in fase offensiva, aiuto in fase difensiva, arma fondamentale per ripartire velocemente e finalizzare poi con assist o gol, per lui non c’è differenza. Nella vittoria contro la Samp la sua mano, o meglio il suo piede, si è visto e si è sentito nettamente.
Al di là dell’ennesima ottima prestazione e al di là del gol, ciò che si intende sottolineare è la giocata che ha portato al gol di Marek Hamsik. Una sintesi perfetta delle qualità di Allan: ottima tenuta e gestione di palla, dribbling in mezzo a tre avversari in area per poi scaricare su Mertens che appoggia al capitano.
Una giocata da guardare centinaia di volte, forse da non far guardare nelle scuole calcio perché quel modo di dribblare con rapidità e lucidità probabilmente non si può insegnare, è una dote e Allan ce l’ha. In 2 dei 3 gol azzurri c’è il suo zampino, per il resto è fondamentale il suo lavoro senza palla. Si pensi che dei centrocampisti in campo ieri dal primo minuto, il brasiliano è quello che ha effettuato meno tocchi e meno passaggi.
Un giocatore che si vede di meno ma si sente di più in pratica, il silenzioso asso nella manica di Maurizio Sarri. Non è un caso che le sue prestazioni negative si possano contare sulle punte delle dita e che lo stesso si possa dire anche per l’intera squadra. È come se ci fosse una sorta di causa-effetto tra Allan in campo e Napoli convincente. Semplicemente un guerriero che gioca col cuore e ogni squadra avrebbe bisogno di gente come lui ma, ancora una volta va ripetuto, per fortuna ce l’ha il Napoli.
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