Albiol: “Quando andrò via forse piangerò. Non siamo i favoriti per lo Scudetto. Sarri cura anche le stron*ate, ancora mi bacchetta per la postura”

Raul Albiol ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Tv Luna:

“E’ stato utile poter riposare per noi e lasciare un po’ il calcio. Ora dobbiamo tornare con energia e lavorare su ciò che ci manca. I miei bambini? E’ stato bello poter stare con loro, sono momenti bellissimi. Adesso rientriamo con la testa al calcio. Devo tanto a mia moglie e ai miei quattro figli, so che loro sono sempre al mio fianco.

Per me è importantissimo, senza loro sarebbe difficile. Sono felici qua, al maschietto piace tanto il Napoli, è anche tifoso. Non vuole tornare in Spagna, vuole solo Napoli. E’ casa sua. Cosa dicono di Napoli? Per capire Napoli devi abitare qua, molta gente impatta qua, è una città speciale, ma dopo senti l’amore della gente per strada. E’ bellissimo per un calciatore, qua il calcio è tutto. 

Uscire da Napoli è difficile. Quando andrò via? Non lo so, è possibile che piangerò. Si piange anche di felicità, questo è il mio quinto anno qua, mi sono divertito tanto in questa squadra. Il pregio migliore e il difetto dei napoletani? Ti danno tutto, hanno una grande generosità. Ma è un po’ pesante uscire per strada, vogliono la foto, l’autografo. Con i miei bambini voglio stare un po’ più tranquillo. Quella dei napoletani è una bella malattia. 

Atalanta? Sappiamo la difficoltà nel giocare lì, per un calciatore è una bella sfida. L’ultima volta abbiamo avuto tanti problemi, nelle ultime 4 abbiamo vinto solo una volta con loro. Dobbiamo essere pronti, è una grande motivazione. Sono una squadra diversa da noi, marcano a uomo, hanno molto fisico e stanno bene. Stanno facendo benissimo, è una bella squadra e ha voglia di fare bene. Con due-tre occasioni possono segnare due goal. La vittoria può arrivare in tutti i modi, ci sono squadre che ci hanno battuto giocando male. Noi abbiamo questo gioco e dobbiamo esprimerci al massimo fino alla fine. Vincere così è più bello. 

L’obiettivo è vincere, anche male. Il bel gioco è bellissimo, ma contano i risultati. 

Per noi è un sogno, non siamo i favoriti, ma siamo là. La nostra forza è la squadra, vogliamo fare di tutto per realizzare il sogno di questa città. La più forte degli ultimi sette anni è la Juventus, si è visto. Non è facile, dobbiamo continuare così sapendo che sono i favoriti. 

Che allenatore è Sarri? Ottimo. Ci ha fatto vedere cose importanti, anche le stron*ate a cui non dai importanza ci ha mostrato. Non ci fa perdere mai di vista il pallone. La crescita di questa squadra passa da lui, siamo migliorati in tutto. Il finale è alzare un titolo. Continua a darmi indicazioni sulla postura. Io rispetto gli allenatori, hanno visto più calcio di me. Sarri aveva 25 anni di calcio in C e D, non conta la categoria. Io non vedo quando uno ha vinto, vedo quando uno capisce di calcio. Secondo me è il miglior allenatore italiano. 

Vincere qua sarebbe fermare un attimo. Vedere la gente felice dopo anni… Mi fermerei per vedere i tifosi felici dopo tantissimi anni. Il sogno che ho è questo. 

 

 

 

 

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