Gasperini: “Ero vicino al Napoli, ora sono la loro bestia nera. Io e Sarri simili”

Protagonista di una lunga intervista ai microfoni de Il Corriere dello Sport, GianPiero Gasperini ha spaziato parecchio sull’argomento Napoli, passando dalla sua somiglianza con Maurizio Sarri fino alla possibilità di un suo approdo all’ombra del Vesuvio nel 2011, senza ovviamente mancare di commentare il match in programma domani alle 12.30. Ecco quanto estratto dalla redazione di SpazioNapoli.

Se facciamo paura al Napoli? Non parlerei di paura perché nel calcio la paura non esiste, ma siccome contro di noi il Napoli recentemente ha faticato, metterà in campo un’attenzione e una concentrazione maggiori rispetto al solito.

Io bestia nera degli azzurri? Un po’ sì, ma spiegare il perché è difficile. Delle partite contro il Napoli ho buoni ricordi, anche di quelle nell’anno in Serie B quando ero al Genoa. Spero che dai tifosi napoletani non mi arrivino troppi anatemi anche perché io non ho alcun risentimento nei confronti della loro squadra. Tutt’altro.

Io e Sarri artigiani del calcio? E’ un bel complimento. Nutro una grande stima per gli artigiani che da un pezzo di legno o marmo tirano fuori belle opere. Maurizio e io cerchiamo attraverso il lavoro di valorizzare materie prime, spesso tutte da plasmare. Entrambi veniamo dalla gavetta e, anche se la sua è stata più lunga della mia, quello che abbiamo è frutto del lavoro e dei sacrifici fatti. Non siamo passati da scorciatoie né abbiamo ricevuto regali. Ad entrambi piace veder crescere i propri calciatori grazie al sudore e alla fatica.

Io vicino al Napoli in passato? Penso di sì. Nel 2011 prima di firmare per l’Inter ho incontrato nei suoi uffici a Roma De Laurentiis. Quella con lui e Chiavelli è stata una chiacchierata piacevole: ho avuto l’opportunità di conoscere due ottime persone che ho rivisto nelle stagioni successive da avversari. De Laurentiis è un vincente: ha preso il Napoli in C e lo ha portato a lottare per lo scudetto. Per lui parlano i risultati.

Chi temere di più domani? Facile dire Insigne, Mertens o Hamsik, ma poi all’andata il match lo ha cambiato Zielinski… Il Napoli è forte nel complesso.

Sarri può vincere lo scudetto? Sarà un testa a testa fino alla fine con la Juve che ha una squadra… di macchine, di gente che non molla mai. Se non dovessero conquistare il tricolore neppure quest’anno, per gli azzurri sarebbe un bel colpo. Pensavo che potessero arrivare primi anche due stagioni fa, quando c’era Higuain, ma forse non ci credevano come adesso.”

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