Marco Parolo, centrocampista della Lazio, ha espresso i suoi pensieri nel post-gara. Le sue parole per Mediaset Premium:
“Nel secondo tempo abbiamo smesso di giocare da squadra. Siamo stati più individuali, poi rilassandoci anche troppo. Le grandi squadre non sbagliano mai e restano sempre concentrate. Dobbiamo vedere i nostri errori, perché una partita dura 90 minuti. Dobbiamo solo prendere spunto da questa gara e trovare una via di mezzo tra primo e secondo tempo: prima troppo belli e poi troppo brutti.
Terzo posto a gennaio era pura utopia. Dobbiamo rimboccarci le maniche e giovedì ci aspetta una partita difficile in Europa League, con la testa alta. Sono convinto che a maggio lotteremo per il posto in Champions.
Il Napoli ha giocato il suo calcio, come al solito. Noi siamo stati troppo bassi e passivi. Su questo dobbiamo fortemente riflettere. Più che merito del Napoli è stato demerito nostro.
Felipe Anderson è un giocatore importante per noi, come lo sono tutti. Noi dobbiamo compattarci e ritrovare i nostri equilibri“.
Il centrocampista della Lazio ha parlato anche per Sky:
“Non bisogna mai lasciare il Napoli ragionare, permettendogli di tenere le giuste distanze fra i reparti, e se non riusciamo a mantenere l’aggressività ci facciamo male da soli. Siamo o troppo belli o troppo brutti, dobbiamo trovare un punto di equilibrio fra le due cose.
Preoccupazione per le sconfitte? C’è da dire che siamo una delle poche squadre che giocano ogni 3 giorni da inizio stagione, ma questo non è un alibi.
Pensare di venire al San Paolo facendo una partita sempre aggressiva non è possibile. Dobbiamo imparare anche a chiuderci e rallentare i ritmi come fanno le grandi squadre. Se giochiamo come il primo tempo possiamo mettere in difficoltà chiunque, altrimenti non andiamo da nessuna arte“.